%PDF-1.3 1 0 obj << /Type /Catalog /Outlines 2 0 R /Pages 3 0 R >> endobj 2 0 obj << /Type /Outlines /Count 0 >> endobj 3 0 obj << /Type /Pages /Kids [6 0 R ] /Count 1 /Resources << /ProcSet 4 0 R /Font << /F1 8 0 R /F2 9 0 R /F3 10 0 R >> >> /MediaBox [0.000 0.000 595.280 841.890] >> endobj 4 0 obj [/PDF /Text ] endobj 5 0 obj << /Creator (DOMPDF) /CreationDate (D:20251206080955+00'00') /ModDate (D:20251206080955+00'00') /Title (Monastero di Bose - Ti do del silenzio) /Keywords (monastero, Bose, bose, comunita monastica, monaci, ecumenismo, Enzo Bianchi, Enzo, Bianchi, Magnano, Monastero di Bose, monastère, monastery, Monastero di Bose, comunità di Bose, monaci, monache, monastico, monastero, monachesimo, ortodossia, ortodossi, spiritualità, vita cristiana) /Subject (Bose è una comunità di monaci e di monache appartenenti a chiese cristiane diverse che cercano Dio nell'obbedienza al Vangelo, nella comunione fraterna e nel celibato. Presente nella compagnia degli uomini si pone al loro servizio.) >> endobj 6 0 obj << /Type /Page /Parent 3 0 R /Contents [ 7 0 R 11 0 R ] >> endobj 7 0 obj << /Length 1797 >> stream 0.000 0.000 0.000 rg BT 34.016 768.985 Td /F2 24.0 Tf [(Ti do del silenzio)] TJ ET BT 34.016 723.797 Td /F1 12.0 Tf [( )] TJ ET BT 34.016 685.541 Td /F1 12.0 Tf [(Ti do del silenzio, in cui il futuro di te – e forse di me, ma con te e non come te e senza di te – può emergere )] TJ ET BT 34.016 671.285 Td /F1 12.0 Tf [(e fondarsi … questo silenzio è possibile grazie al fatto che né io né tu sono un tutto, che siamo entrambi )] TJ ET BT 34.016 657.029 Td /F1 12.0 Tf [(limitati, segnati dal negativo … Perché io possa tacere e ascoltare, ascoltarti, senza presupposti, senza )] TJ ET BT 34.016 642.773 Td /F1 12.0 Tf [(imperativi segretamente all’opera – rivolti a te o a me – è necessario che il mondo non sia già concluso, che )] TJ ET BT 34.016 628.517 Td /F1 12.0 Tf [(sia già aperto, che il futuro non sia determinato dal passato … Ascoltarti richiede dunque che io mi renda )] TJ ET BT 34.016 614.261 Td /F1 12.0 Tf [(disponibile, che sia ancora capace di silenzio. Questo gesto sino a un certo punto mi libera. Ma soprattutto )] TJ ET BT 34.016 600.005 Td /F1 12.0 Tf [(dà a te un luogo silenzioso in cui manifestarti, ti mette a disposizione uno spazio-tempo ancora vergine per il )] TJ ET BT 34.016 585.749 Td /F1 12.0 Tf [(tuo apparire e le sue espressioni. Ti offre la possibilità di esistere, di esprimere la tua intenzionalità, senza )] TJ ET BT 34.016 571.493 Td /F1 12.0 Tf [(gridare e persino senza chiedere, senza sovrastare, senza annullare, senza uccidere \(L. Irigaray, )] TJ ET BT 493.160 571.493 Td /F3 12.0 Tf [(Amo a te)] TJ ET BT 535.820 571.493 Td /F1 12.0 Tf [(, )] TJ ET BT 34.016 557.237 Td /F1 12.0 Tf [(Bollati Bornighieri, Torino 1992\).)] TJ ET q 0.000 0.000 0.000 rg BT 256.726 24.540 Td /F1 6.0 Tf [(Monastero di Bose - Pagina 1 di 1)] TJ ET Q endstream endobj 8 0 obj << /Type /Font /Subtype /Type1 /Name /F1 /BaseFont /Times-Roman /Encoding /WinAnsiEncoding >> endobj 9 0 obj << /Type /Font /Subtype /Type1 /Name /F2 /BaseFont /Times-Bold /Encoding /WinAnsiEncoding >> endobj 10 0 obj << /Type /Font /Subtype /Type1 /Name /F3 /BaseFont /Times-Italic /Encoding /WinAnsiEncoding >> endobj 11 0 obj << /Length 80 >> stream q 0.000 0.000 0.000 RG 0.5 w 0 J [ ] 0 d 16.000 29.940 m 579.280 29.940 l S Q endstream endobj xref 0 12 0000000000 65535 f 0000000008 00000 n 0000000073 00000 n 0000000119 00000 n 0000000294 00000 n 0000000323 00000 n 0000001023 00000 n 0000001097 00000 n 0000002946 00000 n 0000003055 00000 n 0000003163 00000 n 0000003274 00000 n trailer << /Size 12 /Root 1 0 R /Info 5 0 R >> startxref 3406 %%EOF Monastero di Bose - Ti do del silenzio

Ti do del silenzio

Ti do del silenzio, in cui il futuro di te – e forse di me, ma con te e non come te e senza di te – può emergere e fondarsi … questo silenzio è possibile grazie al fatto che né io né tu sono un tutto, che siamo entrambi limitati, segnati dal negativo … Perché io possa tacere e ascoltare, ascoltarti, senza presupposti, senza imperativi segretamente all’opera – rivolti a te o a me – è necessario che il mondo non sia già concluso, che sia già aperto, che il futuro non sia determinato dal passato … Ascoltarti richiede dunque che io mi renda disponibile, che sia ancora capace di silenzio. Questo gesto sino a un certo punto mi libera. Ma soprattutto dà a te un luogo silenzioso in cui manifestarti, ti mette a disposizione uno spazio-tempo ancora vergine per il tuo apparire e le sue espressioni. Ti offre la possibilità di esistere, di esprimere la tua intenzionalità, senza gridare e persino senza chiedere, senza sovrastare, senza annullare, senza uccidere (L. Irigaray, Amo a te, Bollati Bornighieri, Torino 1992).