Preghiera dei giorni: sabato
23 novembre 2024
INTRODUZIONE
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca canterà la tua lode
Dio, fa’ attento il mio orecchio
perché ascolti la tua parola.
Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;
porgi l’orecchio alla mia voce quando t’invoco.
La mia preghiera stia davanti a te come incenso,
le mie mani alzate come sacrificio della sera.
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito santo
com’era nel principio, ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
INNO
Splendore eterno della gloria
o luce sorta dalla Luce
nell’ora in cui nasceva il mondo
tu risplendevi nella notte.
Noi t’adoriamo, o Figlio amato
nel quale Dio si è compiaciuto
colui che t’ha inviato al mondo
ti ha riempito della grazia.
Tu sei la lampada che splende
per ogni uomo che ti cerca
tu sei la fonte della vita
radiosa stella del mattino.
O tu che abiti fra noi
su te la grazia e la sapienza
insegna a noi la verità
converti a te i nostri cuori.
SALMO 92
2 È bello rendere grazie al Signore
cantare il tuo Nome, o Altissimo,
3 annunciare al mattino il tuo amore
durante le notti la tua fedeltà
4 sulla lira a dieci corde e sull’arpa
con melodie e arie di cetra.
5 Tu mi rallegri, Signore, nel tuo agire
esulto per l’azione delle tue mani:
6 come sono grandi le tue opere, Signore
e quanto sono profondi i tuoi pensieri!
7 L’uomo ottuso non può conoscerli
l’insensato è incapace di penetrarli.
8 Se i malvagi germogliano come l’erba
se fioriscono gli operatori di ingiustizia
è solo per essere falciati per sempre
9 ma tu l’Altissimo sei per sempre, Signore!
10 I tuoi nemici: eccoli, Signore
i tuoi nemici: ecco periranno!
saran dispersi gli operatori di ingiustizia.
11 Tu esalti come a un bufalo il mio vigore
mi cospargi di olio profumato
12 i miei occhi scoprono chi mi spia
i miei orecchi riconoscono chi mi assale.
13 Il giusto fiorirà come palma
si innalzerà come cedro del Libano
14 trapiantato nella dimora del Signore
fiorirà alla presenza del nostro Dio.
15 Nella vecchiaia ancora darà frutti
sarà sempre fecondo e verdeggiante
16 per annunciare: «Il Signore è fedele
in lui, mia roccia, non c’è ingiustizia!».
VANGELO DEL GIORNO
Dal Vangelo secondo Luca - Lc 20,27-40 (Lezionario di Bose)
In quel tempo 27si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei - i quali dicono che non c'è risurrezione - e gli posero questa domanda: 28«Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcunoche ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. 29C'erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. 30Allora la prese il secondo 31e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. 32Da ultimo morì anche la donna. 33La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie». 34Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; 35ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: 36infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. 37Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. 38Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
39Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». 40E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.
Se vuoi leggi il commento a questo vangelo scritto da un fratello o una sorella di Bose
CONTEMPLAZIONE
℟. Noi ti lodiamo, Dio vivente!
O Unico, perché cercarti nei cieli,
quale terra è vuota di te?
O Unico, perché cercarti dentro una casa,
non sei tu che abiti in me? ℟.
O Unico, tu puoi essere assente,
il mio cuore veglia nel tuo ricordo.
O Unico, da me tu puoi separarti,
crescerà il desiderio dell’incontro con te. ℟.
O Unico, tu sei l’Amante
ma io l’amato sono in te.
O Unico, tu sei il mio Amato,
sei tu l’Amore che mi abita. ℟.
Con te la mia follia è santità,
la mia sapienza è stoltezza.
Con te la mia debolezza è forza,
la mia povera vita diventa vita divina. ℟.
ORAZIONE
Preghiamo:
Padre santo,
in quest’alba del sabato
noi ti abbiamo cercato nell’ascolto della tua parola
e nella preghiera di lode:
accordaci di cercarti ancora
durante questo giorno,
perché tu sei presente in tutto e in tutti.
Per Gesù Cristo tuo Figlio,
vivente ora e nei secoli dei secoli.
– Amen.
PADRE NOSTRO
BENEDIZIONE
Benediciamo il Signore
– rendiamo grazie a Dio.
Su coloro che sono nuove creature
e su tutto l’Israele di Dio
siano pace e misericordia.
– Amen.