Vangelo del giorno
12 novembre 2024
Gesù oggi descrive una situazione normale nella società dell’epoca: compito dello schiavo era servire, senza aspettarsi nulla in cambio, niente gli era dovuto. Immagine che può urtarci oggi che predichiamo diritti uguali e universali (?), ma chiara, accessibile e comprensibile per chiunque ai tempi di Gesù. Lo schiavo compie il suo dovere e il padrone non è tenuto a essergli grato. Ma nell’ultimo versetto cambia qualcosa, il riferimento non è più al padrone ma al servo. È a lui che Gesù vuole che rivolgiamo la nostra attenzione.
Vangelo della domenica
10 novembre 2024
XXXII domenica nell’anno
Marco 12,38-44
di Sabino Chialà
Gesù invita i discepoli a un’arte difficile e preziosa: leggere oltre l’apparenza, non fermarsi all’esteriorità, ma comprendere il valore dalle cose a partire da ciò da cui nascono. Il riferimento agli scribi è evidente: loro sono visti e credono di valere per la loro visibilità; la vedova non è notata da nessuno all’infuori di Gesù, ma il valore del suo gesto è dato proprio da ciò che non si vede, dal fatto che coinvolge la sua stessa vita.