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Introdução a "Reflexões sobre as leituras"

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Le icone di Bose, tempera all’uovo su tavola - particolare
«Si, vengo presto!»
de ENZO BIANCHI
As reflexões sobre as leituras bíbicas pretendem prestar um seviço à divulgação da Palavra de Deus não se substituindo a homília que é, e deve ser, obra daquele que é ministro da palavra. 

dall'introduzione di ENZO BIANCHI

Comunità di Bose
Eucaristia e Parola
Testi per le celebrazioni eucaristiche - Anno  A

Le riflessioni sulle letture seguono un canovaccio costante. Innanzitutto vengono fornite alcune (o almeno una) chiavi di lettura unitaria delle diverse letture bibliche: tutte e tre nei tempi liturgici di Avvento, Natale, Quaresima e Pasqua e nelle feste, quando anche le seconde letture sono in relazione con il brano dell’Antico Testamento e con il vangelo; solo la prima lettura e il vangelo nel tempo Ordinario. Segue la parte dedicata al vangelo, che è il testo privilegiato nel commento: tale scelta è fondata sul fatto che i vangeli occupano un posto particolare all’interno delle Scritture e del Nuovo Testamento, dove «meritatamente eccellono in quanto sono la principale testimonianza relativa alla vita e alla dottrina del Verbo incarnato» (5). È grazie a essi che il cristiano può conoscere il Signore Gesù Cristo, suo salvatore. Per questo, i presbiteri e i vescovi sono chiamati, nell’opera di trasmissione della fede, a «istruire opportunamente i fedeli loro affidati circa il retto uso dei libri divini, soprattutto del Nuovo Testamento e in primo luogo dei vangeli» (6). E quest’opera trova nell’omelia domenicale un luogo privilegiato: è infatti in quell’occasione che la maggior parte dei credenti di una comunità cristiana viene in contatto con la Parola di Dio proclamata e celebrata.

Le riflessioni sulle letture bibliche vogliono rendere un servizio alla predicazione della Parola di Dio e porsi in posizione ancillare nei confronti dell’omelia che è e resta compito e fatica di colui che è ministro della Parola e pastore della comunità. Non si cerchi dunque in queste tracce di riflessione un’omelia già preparata: esse non esentano assolutamente i «ministri della Parola» (Lc 1,2) dal lavoro personale di ascolto e di ermeneutica della Parola che a loro spetta. Si tratta infatti di spunti che chiedono di essere ripresi e continuati, di indicazioni che vogliono essere approfondite e completate, di piste che il lettore-predicatore dovrà percorrere personalmente. In breve, sono riflessioni che vogliono dare a pensare e a pregare, che vogliono invitare a leggere, ascoltare, meditare, pregare, affinché non diventi «vano predicatore della Parola all’esterno colui che non l’ascolta di dentro» (7).

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