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Páscoa - Missa Vespertina

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DUCCIO DI BONINSEGNA, Emmaus
DUCCIO DI BONINSEGNA, Emmaus
Domingo 24 Abril 2011
Reflexões sobre as leituras
de
LUCIANO MANICARDI
O caminho de conversão, isto é, de regresso a Jerusalém, dos dois amigos de Emaús, contém os elementos essenciais para um itinerário de conversão

domenica 24 aprile 2011

Anno A
Lc 24,13-35

Gli eventi narrati nel nostro brano evangelico sono collocati da Luca nel giorno della resurrezione. Cioè, il primo giorno dopo il sabato, il primo giorno della settimana, il “giorno del Signore” (Ap 1,10), quel giorno che diventerà nella tradizione cristiana un tempo sacramentale memoria della resurrezione di Gesù. La resurrezione, le apparizioni del Risorto, il dono dello Spirito sono situati dal Nuovo Testamento in questo giorno, la domenica, in cui i cristiani si riuniscono nell’assemblea eucaristica per celebrare la pasqua settimanale. Giorno non rimpiazzabile o sostituibile con altri (per esempio il giovedì in cui il Signore ha consumato l’ultima cena), la domenica è memoria dell’evento pasquale. Custodire e trasmettere la fede significa anche, e in particolare, santificare il tempo facendo concretamente della domenica il giorno del Signore.

L’incontro con il Risorto si manifesta, per i due discepoli di Emmaus, come passaggio dalla divisione alla comunione. Divisione anzitutto rispetto alla comunità gerosolimitana da cui si allontanano, ma poi divisione tra di loro, come appare dalla discussione che li accalora e che sfocia quasi in litigio. Il verbo usato da Luca (syzeteîn: v. 15) appare altrove per indicare un litigio, una discussione cieca (cf. Lc 22,23), un’aperta contrapposizione (cf. At 6,9; 9,29). La pedagogia di Gesù conduce i due, attraverso la spiegazione cristologica delle Scritture (v. 27) e la fractio panis (v. 30), a ritrovare unità in se stessi (il fuoco che arde nel loro petto), tra di loro (il loro parlare diviene una comunicazione della loro esperienza spirituale: v. 32) e con la loro comunità a cui fanno prontamente ritorno (vv. 33-35).

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