III Domingo de Advento
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Reflexões sobre as leituras
de LUCIANO MANICARDI
A paciência é a “força que nos põe à prova”, para não nos deixarmos abater, vencer pela tristeza
CD com meditazioni
para o Advento - Natal
Domingo 11 Dezembro 2011
Ano B
Is 61,1-2a.10-11; 1Ts 5,16-24; Jo 1,6-8.19-28
Sobretudo a primeira e a segunda leitura sublinham o tema da alegria, típico do terceiro domingo de Advento (domenica Gaudete). A página evangélica centra-se no testemunho que João Baptista deu de Jesus, testemunho que o quarto evangelho dirá ter sido de alegria, ainda que o preço pago tenha sido o de diminuir João Baptista(Jo 3,29-30).
Segundo o quarto Evangelho, João é a testemunha do cordeiro, aquele que reconhece Jesus como enviado do Pai, aquele sobre o qual repousa o Espírito. Testemunha é a pessoa que se transforma por aquilo que vê, pelo encontro que experimentou. Il testimone è la persona mutata da ciò che visto, dall’incontro che ha fatto. Lontano da ogni esibizionismo o protagonismo o infatuazione di sé, il testimone testimonia di un altro e conduce chi lo vede e ascolta non a sé, ma a dare l’adesione a Colui a cui egli rende testimonianza. La vera testimonianza si accompagna a una giusta, realistica e umile conoscenza di sé. La domanda rivolta a Giovanni: “Chi sei tu?” (v. 19) risuona per ogni lettore del vangelo e chiede a ciascuno di conoscersi alla luce di Cristo. Testimoniare è l’arte di dire la verità su di sé, sugli altri e sulla realtà. La testimonianza evangelica non richiede di fare molte cose, ma di decidere se stessi davanti a Cristo, in relazione con lui. Il testimone è pertanto colui che suscita il senso di una presenza altra, la presenza di colui del quale testimonia. Come Giovanni, il testimone sveglia alla coscienza di Qualcuno che non conosciamo o non sappiamo riconoscere, ma che c’è (v. 26). Il testimone non è tanto qualcuno che prende l’iniziativa di rivolgere una parola agli altri, ma è piuttosto una persona la cui vita è tale – ed è tale il modo in cui guarda il mondo e gli esseri – che agli altri accade di interrogare se stessi e di porre loro la domanda sull’origine della sua singolarità. Il testimone appare così come una persona capace di suscitare domande.
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