Epifania do Senhor
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Reflexões sobre as leituras
de LUCIANO MANICARDI
A Epifania de Cristo a todos os povos é também o mistério da luz que ilumina cada homem e lhe mostra o caminho
CD com meditações
para o Natal
Sexta-feira 6 Janeiro 2012
Ano B
Is 60,1-6; Sal 71; Ef 3,2-3a.5-6; Mt 2,1-12
La celebrazione della manifestazione del Signore alle genti sottolinea il carattere universale dell’incarnazione: essa avviene nel seno di Israele, ma eccede Israele; è confessata dalla chiesa, ma non riguarda la sola chiesa. Così il pellegrinaggio delle genti verso Gerusalemme (Is 60) e l’arrivo dei Magi a Gerusalemme e poi a Betlemme (Mt 2) appaiono due momenti costitutivi dello stesso aspetto universalistico del “mistero” divino (Ef 3).
“Con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo a ogni uomo” (GS 22). Nella particolarità dell’uomo Gesù di Nazaret – l’ebreo Gesù – Dio incontra l’universalità dell’umanità. Il testo evangelico dice che Gesù non è solo il Messia destinato a Israele (“il re dei Giudei”), ma anche il cercato dalle genti. Ma per incontrarlo i Magi, figura delle genti in ricerca, devono passare per Gerusalemme e incontrare le Scritture ebraiche, che orientano la loro ricerca. La Scrittura è luce per il cammino dell’uomo e via che conduce a Cristo. E Cristo, fin dalla nascita, è spazio di incontro tra ebrei e pagani.
I Magi sono cercatori della verità: sono sapienti che con la loro elaborazione culturale e religiosa, con la loro investigazione del libro del creato, si incamminano sulle tracce di Cristo. Essi rappresentano le genti che hanno una loro gloria da portare a Gerusalemme (cf. Is 60), un loro proprio tesoro spirituale da portare al Messia e che le indirizza verso di lui. Del resto, la stella che guida i Magi assomiglia più a un angelo che a una cometa. E l’Antico Testamento conosce la tradizione degli angeli assegnati da Dio a ogni popolo, idea che afferma la protezione e la guida di Dio nei confronti delle storie dei popoli.
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