Sfida educativa l’incontro fra gli artisti e la comunità ecclesiale


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IGOR MITORAJ, Visita a MariaSFIDA EDUCATIVA

Avvenire
4 giugno 2011
di GIACOMO GAMBASSI

Intervista a Mons. STEFANO RUSSO (Cei)

Il direttore dell’Ufficio nazionale beni culturali ecclesiastici:
Chiesa italiana impegnata a rinnovare il dialogo fra opera d’arte e contesto liturgico

« Nella storia della Chiesa le opere d’arte hanno dialogato in modo significativo con il contesto liturgico. E grazie anche al legame fra comunità ec­clesiale e artisti sono stati gene­rati linguaggi dal valore univer­sale ». Monsignor Stefano Russo, direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici, parte dalla tradizione per guardare al futuro. Aprendo il Conve­gno liturgico inter­nazionale a Bose, spiega che «è quan­to mai opportuno che il rapporto fra la Chiesa e il mondo dell’arte prosegua e che gli edifici di culto possano accogliere espressioni artistiche a servizio della celebrazione».

Oggi, in Italia, l’incontro avvie­ne principalmente nelle dioce­si, afferma Russo. «Se ne fanno protagoniste le singole comunità che continuano a edificare nuo­ve chiese oppure a inserire negli edifici antichi opere d’arte con­temporanee ». Proprio negli ulti­mi anni è cresciuta una sensibi­lità su questo versante. «Sono stati realizzati master e percorsi universitari sull’arte a servizio della liturgia. La stessa Cei, at­traverso l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici, il Ser­vizio nazionale per l’edilizia di culto e l’Ufficio liturgico nazio­nale, ha promosso corsi per of­frire formazione e aggiorna­mento. E un’iniziativa come il Convegno di Bose rappresenta un contributo importante».

Russo indica alcuni punti fermi. «Il fatto che ci siano state espe­rienze valutate negativamente rispetto all’inserimento dell’ar­te contemporanea nelle chiese non deve scoraggiare. Anzi, met­te in evidenza come la Chiesa sia chiamata, anche coerentemen­te con gli Orientamenti pastora­li che i vescovi italiani si sono da­ti per il decennio, a educarsi e a educare sul rapporto fra arte e li­turgia. In quest’ottica sono ne­cessarie figure che acquisiscano una specifica sensibilità per con­sentire un confronto proficuo con gli artisti del nostro tempo».