L'uomo nell'era della tecnica - Umberto Galimberti
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6 novembre 2016
Umberto Galimberti ci ha fornito un quadro della storia dello sviluppo della tecnica dall’antica Grecia fino alla società contemporanea. Nell’ultimo secolo, in particolare, la tecnica ha visto una crescita quantitativamente importante tanto da provocare una trasformazione qualitativa del mondo in cui viviamo. Al giorno d’oggi “i connotati dell’essere umano sono emarginati ad opera della razionalità della tecnica”, razionalità che permea i luoghi della formazione e del lavoro con gli imperativi dell’efficienza e della produttività, a discapito di altre dimensioni umane dell’esistenza quali l’amore, la fragilità, la creatività. Due ambiti sono stati particolarmente toccati dalla trasformazione tecnica: la politica viene privata della possibilità effettiva di decidere scopi e fini e le dinamiche sociali che la sostenevano vengono svuotate per l’estrema settorializzazione delle questioni dibattute; la morale non si può basare sulle intenzioni, ma solo sugli effetti delle azioni, effetti che non sono, tuttavia, prevedibili.
Umberto Galimberti ha insegnato Filosofia della storia presso l’Università “Cà Foscari” di Venezia, è psicoanalista di formazione junghiana. Fissando il proprio sguardo filosofico sui confini tra ragione e follia, nei suoi studi ha indagato con metodo genealogico le nozioni di simbolo, corpo e anima, rendendo visibili le tracce del sacro che persistono nella nostra civiltà dominata dalla tecnica. Tra i suoi libri recenti: Eros e psiche (Milano 2012). I miti del nostro tempo ( Milano 2012); La morte dell'agire e il primato del fare nell'età della tecnica (Milano 2013); La terra senza il male (Milano 2013); Idee: il catalogo è questo (Milano 2013); Il segreto della domanda. Intorno alle cose umane e divine (Milano 2013); Giovane, hai paura?(Venezia 2014); L'usura della terra (Milano 2014). E’ stato in varie occasioni ospite dei confronti.