La visite de sa Sainteté Tawadros II
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Le lien que nous sentons pour l'Église copte est fort, fondé sur des liens d'amitié, de fraternité, mais aussi sur le regard que notre communauté a toujours eu sur la grande tradition des pères du désert
Bose, 16 Maggio 2013
Il patriarca copto Tawadròs, in Italia per visitare le comunità copte qui presenti, dopo aver incontrato a Roma papa Francesco, si è recato a Milano. Presso il monastero copto di Lacchiarella ha ricevuto questa mattina in udienza il priore della comunità di Bose, fr. Enzo Bianchi, il quale ha potuto rinnovargli l’invito a visitare la comunità e trasmettergli un caloroso messaggio di benvenuto. Così, nel primo pomeriggio insieme alla sua delegazione si è recato a Bose, dove è stato accolto da tutti i fratelli e le sorelle e dalle campane che suonavano a distesa per esprimere il clima di festa.
Il patriarca Tawadròs si è recato direttamente in chiesa, seguito da tutti i membri della delegazione: Bakhomios, metropolita di la Behìra, Matrukh e i 5 villaggi dell’ovest, Nord Africa; Hedra, metropolita di Assuan, Kom Hombo, Edfou; Kyrolos, vescovo per Milano e il Canton Ticino, Esarca per l’Europa; Abakir, vescovo per i Paesi scandinavi; Gabriel, vescovo per Vienna e l’Austria; Epiphanios, vescovo del monastero di san Macario; Abuna Anghelos, segretario personale del Patriarca (per l’Egitto); Abuna Serafim, segretario personale del patriarca (per la Diaspora); Abuna Danyal; e alcuni laici.
Fratel Guido rilegge, a nome di tutta la comunità, il discorso di saluto e di accoglienza che il priore ha rivolto direttamente al patriarca al momento del loro incontro. Sottolinea come questa visita sia un rinnovato segno della misericordia del Signore e un dono immeritato che accogliamo con gratitudine e con gioia. Ricorda l’amore che la comunità ha verso la chiesa copta e l’amicizia che da subito si è instaurata con alcune comunità copte in Italia e con i monasteri del deserto egiziano, che alcuni fratelli in diverse occasioni hanno avuto modo di visitare. Il legame che sentiamo con questa chiesa è forte, fondato su legami di amicizia, di fraternità ma anche sullo sguardo che la nostra comunità ha sempre avuto verso la grande tradizione dei padri del deserto e dei padri monastici, fonte inesauribile di ispirazione e di testimonianza per la nostra vita comune. Tradizione che sin dagli inizi è al cuore della nostra formazione monastica e che, attraverso la nostra attività editoriale, abbiamo voluto far conoscere anche ai lettori italiani.