Message de Mgr Mariano Crociata
VIIIe Colloque liturgique international
LITURGIE ET ART
Le défi de la Contemporanéité
Bose, 3 - 5 juin 2010
Monastère de Bose
Office national pour les biens culturels ecclésiastiques – CEI
MESSAGE ORIGINAL EN LANGUE ITALIENNE DE MGR MARIANO CROCIATA, SECRÉTAIRE GÉNÉRAL DE LA CONFÉRENCE ÉPISCOPALE ITALIENNE
Roma, 1° giugno 2010
Reverendo Priore,
è con vero piacere che, anche a nome del Card. Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, invio il mio saluto a Lei e ai partecipanti all'VIII Convegno Liturgico Internazionale che si terrà a Bose dal 3 al 5 giugno p.v.
Il tema che quest'anno avete scelto di indagare "Liturgia e arte: la sfida della contemporaneità" è di grande interesse e attualità e sono certo che i contributi che verranno portati dai qualificati relatori coinvolti costituiranno la base per significative riflessioni e approfondimenti. Oggi più che mai, nel contesto di una società in cui l'arte sta diventando sempre più luogo di interessi di mercato, si avverte l'importanza di promuovere e sostenere una seria riflessione sul senso profondo dell'espressione artistica. Quale il suo segreto, la sua importanza per gli uomini e le donne del nostro tempo?
La nostra convinzione è che l'arte non possa essere ridotta a semplice oggetto di scambio, deprivato della sua portata simbolica. La vera arte, anche al di là delle sue espressioni più confessionali, come dice Giovanni Paolo II nella Lettera agli artisti, è una sorta di ponte gettato verso l'esperienza religiosa, una via verso la trascendenza, una porta che si affaccia sul mondo di Dio, un appello al mistero, fino a diventare essa stessa esperienza del trascendente.
Questa esperienza, per essere comunicabile, deve parlare il linguaggio del proprio tempo. Non si può dialogare se non c'è un linguaggio comune, se manca il desiderio e la passione di trovare dei luoghi di incontro, degli spazi di vita nei quali tessere reti di relazioni.
In questa direzione, la Conferenza Episcopale Italiana, in linea con quanto recentemente ribadito da Papa Benedetto XVI, è convinta dell'importanza di dover instaurare e incrementare un dialogo profondo con l'arte e gli artisti contemporanei. Per la sua capacità di dilatare gli orizzonti della vita umana, l'arte può diventare luogo di esperienza estetica del mistero, ambito di un'educazione rivolta alla formazione delle coscienze. L'esperienza del bello che noi viviamo, non è forse esperienza di presentimento, di nostalgia, addirittura di presenza di Dio in noi? Se spesso oggi facciamo fatica a riconoscere il vero volto della bellezza, è probabilmente perché abbiamo smarrito la passione e il desiderio della ricerca del Dio della vita.
Grazie a questa capacità di affacciarsi sull'abisso dell'infinito, l'arte può farsi cammino di liberazione dell'uomo, diversamente corre il forte rischio di diventare autoreferenziale, parlando solo di se stessa, limitandosi ad analizzare i suoi processi metalinguistici.
L'arte è un meraviglioso canto, che proviene dalle viscere della terra, ma che può dare forme e colori alle luminose stelle del firmamento del cielo, vale a dire ai desideri più profondi dell'uomo di incontrarsi con quanto si situa nel più profondo della sua vita: la presenza di Dio.
Auspico che questi giorni di dialogo e confronto possano essere per la Sua Comunità e per tutti coloro che partecipano di questa esperienza un tempo di profondo incontro nella Bellezza di Dio.
Con la mia benedizione
+ Mariano Crociata
Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana
CIRCONVALLAZIONE AURELIA, 5000165 ROMA TEL. 06 66.398.1 FAX 06 66.23.037 email: Cette adresse e-mail est protégée contre les robots spammeurs. Vous devez activer le JavaScript pour la visualiser.