Message du Catholikos Karékine II
XVIIIe Colloque œcuménique international
Nella Sacra Scrittura, come negli scritti dei padri della Chiesa, nonchè nelle tradizioni monastiche orientali ed occidentali vediamo rilevanti un'armonia nella vita interiore di ogni individio credente, una forza che proviene dalla contemplazione
TRADUCTION ITALIENNE
DU MESSAGE DU PATRIARCHE KAREKINE
AUX PARTICIPANTS DU COLLOQUE
Cari partecipanti al diciottesimo Convegno Ecumenico Internazionale,
Con piacere vi saluto dal centro religioso del popolo armeno e vi invio la nostra benedizione e l'augurio patriarcale. Vi porgo la mia solidarietà con l'animo,perchè in quest'anno vi siete radunati nel monastero di Bose per l'occasione del convegno che ha per titolo «Comunione e solitudine». Con questo tema intendete discutere di due esperienze della vita di preghiera, l'interrelazione e la solitudine dei monaci, presentando le tradizioni della vita monastica nelle varie chiese.
Nella Sacra Scrittura, come negli scritti dei padri della Chiesa, nonchè nelle tradizioni monastiche orientali ed occidentali vediamo rilevanti un'armonia nella vita interiore di ogni individio credente, una forza che proviene dalla contemplazione e dal sentimento di preghiera con cui l'uomo parlando sinceramente con Dio, viene illuminato dai doni spirituali dell'Altissimo rendendoli benedizione nella propria vita. Ecco come descrive quell'esperienza il patriarca Nerses Shnorhali (vuol dire pieno di grazia), uno dei beati padri della Chiesa Armena nella sua Enciclica Generale: «Con le vostre preghiere e la vostra buona condotta siete pilastri del mondo, mura contro il nemico, angeli nel corpo e stelle illuminanti sulla terra, e con la vostra buona e luminosa condotta viene glorificato il vostro Padre celeste». Quest'esperienza della vita di preghiera è stata una parte importante del monachesimo della Santa Chiesa, la cui rivalutazione oggi sarà un grande contributo al ristabilimento della verità consegnata dal Signore e alla rivitalizzazione dei comandamenti evangelici nella società attuale.
Accanto alla vita cenobitica la forma della vita eremitica iniziata nel periodo del cristianesimo primitivo e largamente diffusa è testimonianza del progresso spirituale. Essa porta al mondo odierno e all'uomo del ventunesimo secolo la coscienza che persino l'uomo in solitudine non è solitario, perchè Dio che ha sacrificato il proprio Figlio Unigenito per la salvezza dell'uomo, sempre lo custodice e bada alla sua creatura con amore smisurato.
La peculiarità del sentimento spirituale e del servizio del cenobita e dell'eremita è descritto in modo figurativo da Sant'Atanasio, uno dei Padri della Chiesa, che scrisse la vita di Sant'Antonio l'Eremita. «Quando giunse il tempo di operare, gli fu ordinato di uscire per prestare servizio ai credenti. Uscito, egli si ritrovò abbellito dai molti doni dello Spirito Santo di cui poterono beneficiare gli altri». Infatti, la migliore conferma di questo detto è la realizzazione in questo nostro mondo pieno di sfide di progetti di beneficenza e umanitari per amore di Cristo da parte dei nostri fratelli e sorelle che abitano nei monasteri. I padri eremiti stessi incoraggiavano l'amore verso il servizio, e come Sant'Antonio il Grande dice: «Coloro che vogliono prestare servizio ai fratelli, lo facciano da servi del loro Signore».
Tali discussioni che si svolgono nei monastero di Bose, le quali hanno come principio la valutazione reciproca dei valori religioso-culturali delle chiese sorelle e la ricerca dettagliata dei valori spirituali, portano il proprio contributo nella missione comune della Santa Chiesa di Cristo.
Dalla profondità del cuore innalziamo preghiere al Signore Altissimo e auguriamo che la missione del diciottesimo Convegno Ecumenico Internazionale produca buoni frutti con nuove acquisizioni e abbia successo sotto la guida e la protezione di Gesù Cristo.
La grazia, l'amore e la pace del nostro Signore Gesù Cristo siano con voi e con tutti. Amen.
Con benedizione
Karekin II,
Catholikos e Patriarca di tutti gli Armeni
XVIIIe Colloque œcuménique international
de spiritualité orthodoxe