Conclusions du colloque
XIXe Colloque œcuménique international
Voici donc une première acquisition de ces jours de réflexion: l'Écriture irrigue toute la vie de l'Église. Il s'agit du premier axe
XIXe Colloque œcuménique international
de spiritualité orthodoxe
Bose, 10 settembre 2011
Conclusions lues au nom du comité scientifique
par SABINO CHIALÀ
(texte origtinal en langue italienne)
ascolta le conclusioni:
Eccoci giunti anche quest’anno al termine del nostro percorso di riflessione. Il tema scelto per questa XIX edizione dei nostri convegni si presentava tutt’altro che semplice e ci ha fatto esitare... Non ci pareva cosa ovvia interrogarsi su un argomento così centrale e – anche per questo! – così controverso all’interno di ciascuna delle nostre Chiese. Mi sembra che tentare la sfida abbia dato risultati apprezzabili.
Nei numerosi messaggi inviati da patriarchi e da altri esponenti delle Chiese d’Oriente e d’Occidente, negli approfondimenti offerti dagli oratori invitati a prendere la parola, nelle tavole rotonde, come anche nelle discussioni che non hanno mancato di arricchire le nostre riflessioni, una convinzione non ha mai cessato di emergere e di essere ribadita: la centralità della Parola di Dio nelle vita della Chiesa e di ogni credente.
Abbiamo avuto modo di constatare – e ora si tratta di ammetterlo senza paura – che vari sono gli orientamenti circa il modo di accostarsi al testo biblico. Peraltro ciò non costituisce una novità: la pluralità degli approcci biblici è alla base di una delle più antiche differenziazioni teologiche all’interno della Chiesa (pensiamo alle scuole di Alessandria e Antiochia). Ma ciò non pregiudica assolutamente la convinzione, più volte ribadita, che la Scrittura resta comunque la fonte prima della vita spirituale di ogni cristiano. Ogni volta che le Chiese hanno avuto paura della Scrittura, e hanno voluto sottrarsi al rischio dell’interpretazione, hanno poi dovuto constatare di aver pagato a caro prezzo una tale rinuncia.