Message de Daniel, patriarche de Roumanie
XX Convegno Ecumenico Internazionale
Le changement d'attitude envers la création commence donc par le changement de notre cœur
XXe Colloque œcuménique international
de spiritualité orthodoxe
L'HOMME GARDIEN DE LA CRÉATION
Bose, mercredi 5 - samedi 8 septembre 2012
en collaboration avec les Églises Orthodoxes
TRADUCTION EN LANGUE ITALIENNE DU MESSAGE DU PATRIARCHE DE ROUMANIE
Caro Padre Enzo Bianchi,
cari partecipanti al Convegno di Bose,
I Convegni internazionali sulla spiritualità ortodossa organizzati dal monastero di Bose sono già diventati una tradizione. Sno molto apprezzati contribuiscono in maniera essenziale agli scambi dei valori spirituali tra l’Oriente e l’Occidente cristiani.
Quest’anno siete radunati a Bose per la ventesima volta per discutere su un soggetto di grande attualità: «L’uomo, custode della creazione». Il tema della creazione o dell’ambiente preoccupa oggi sempre di più il mondo poiché assistiamo a una degradazione senza precedenti della natura che minaccia l’esistenza stessa dell’umanità. E i cristiani non possono restare indifferenti a questo dramma, tanto più che ne sono i primi responsabili.
È difficile, se non impossibile per l’uomo moderno che non vive più della fede trovare la forza interiore per limitare i propri bisogni e dominare la tentazione di sfruttare la natura senza alcun rispetto. Per lui, la creazione, svuotata del mistero che essa contiene, è una preda da divorare per soddisfare i propri bisogni, che egli moltiplica senza sosta. Per contro, per noi cristiani impegnati nella fede, le creature e la creazione stessa non sono delle «cose» o degli «oggetti» da sfruttare senza rispetto. Sono delle offerte del Creatore all’uomo e dell’uomo al Creatore. Si situano al centro della relazione, ovvero della comunione, tra le persone divine e umane. In seno alla creazione, l’uomo ha ricevuto dal Creatore una triplice dignità: regale, che lo riveste di responsabilità davanti al Creatore e alle creature, profetica, che gli dona l’intelligenza per scoprire le «ragioni divine» nella creazione, la sapienza e la volontà del Creatore, e sacerdotale, per offrire le creature al Creatore.
L’uomo non può compiere tale missione senza adottare un’attitudine ascetica di limitazione dei propri bisogni e di purificazione interiore. È il peccato infatti che falsifica i rapporti dell’uomo con il suo Creatore e le sue creature. Senza ascesi, l’uomo non può dominare le inclinazioni malvagie del suo cuore e si scatena come su una preda sulla sua stessa natura e sulla natura circostante. L’ascesi della preghiera, del digiuno alimentare, della lotta contro le passioni malvagie… sostenuta dalla grazia dei Sacramenti approfondisce in noi la coscienza dell’unità ontologica di tutta l’umanità e di tutta la creazione che si ricapitolano nel nostro cuore come in una casa. Per il fatto che l’uomo è un microcosmo tutto vive nel nostro cuore: gli esseri umani, gli animali, le piante, i minerali… e noi siamo responsabili di tutti e di tutto.
Il cambiamento di atteggiamento verso la creazione comincia dunque dal cambiamento del nostro cuore. È il dovere di ogni cristiano cosciente che da questo cambiamento dipende anche la sua stessa salvezza.
Vi auguriamo una buona riuscita nei vostri lavori e domandiamo la benedizione del Signore sulla comunità di Bose
+ Daniel
Patriarca della Chiesa Ortodossa Rumena