Message du patriarche de Moscou, Alexis II
Nel corso di molti anni nei prestigiosi incontri organizzati dalla comunità di Bose, teologi dell’Occidente cristiano, chierici e laici, hanno potuto conoscere più in profondità la tradizione della Chiesa Ortodossa. Nell’Ortodossia, il tema della Trasfigurazione, e l’idea ad essa legata della divinizzazione, vale a dire la trasfigurazione dell’essere umano per la potenza dello Spirito santo attraverso la comunione alle energie di Dio—Luce Vera, “che illumina ogni uomo che viene nel mondo” (Gv 1,9)—, occupa un posto di particolare rilievo. La Trasfigurazione rivela il mistero divino di ciò che sono chiamati a diventare l’uomo e il mondo attorno a noi.
Un grande asceta ortodosso, il santo monaco Iustin (Popovi?), diceva: “Trasfigurandosi sul Tabor, il Signore ha mostrato che la trasfigurazione dell’essere umano in Divino è un’inderogabile condizione dell’opera divinoumana della salvezza del mondo dal peccato, dal male e dalla morte. Infatti la salvezza è impossibile senza la trasfigurazione dell’essere umano da parte di Dio che da peccatore lo rende santo, da malvagio buono, da mortale immortale. La salvezza consiste proprio nella trasfigurazione integrale dell’uomo da parte di Dio”.