Message de Hiéronymos, archevêque d'Athènes
XVIe COLLOQUE OECUMÉNIQUE INTERNATIONAL
TRADUCTION ITALIENNE DE L'ORIGINAL GREC
È un piacere per me, attraverso questo messaggio, salutare tutti i partecipanti al XVI Convegno annuale di Bose sulla spiritualità ortodossa, che quest’anno è dedicato al ruolo del padre spirituale nell’ortodossia.
Questo tema è di primaria importanza e sta al cuore della vita spirituale ortodossa. Come nessuno viene al mondo senza un padre naturale, così nessuno può esistere spiritualmente senza un padre spirituale. E come il padre naturale si dedica ai figli, prendendosi cura del loro sviluppo e della loro formazione, partecipando attivamente alla loro educazione e alla loro formazione, così il padre spirituale, in misura addirittura maggiore, partecipa alla crescita, al progresso e alla formazione spirituale dei propri figli e delle proprie figlie spirituali, essendone responsabile davanti a Dio. Egli è la guida spirituale per eccellenza, illuminato dallo Spirito santo, infallibile e dotato del dono del discernimento degli spiriti. È lui che strappa i propri figli spirituali dai molti e vari tranelli che il demonio ha disseminato sulla terra, e li guida lungo il sentiero diritto e stretto che conduce alla vita eterna. Il padre spirituale, radicato sul fondamento infallibile degli apostoli e dei profeti, trasmette ai propri figli spirituali la sua esperienza di theosis, cioè la sua conoscenza esperienziale di Dio. Di conseguenza, la vita spirituale nell’ortodossia è inimmaginabile senza l’esistenza del padre spirituale o pneumatikós, in quanto è lui che genera la vita divina nel credente e lo guida a progredire e a crescere nella vita dello Spirito attraverso i sacri misteri della santa chiesa.
L’istituzione del padre spirituale, che costituisce l’asse su cui ruota la vita spirituale ortodossa, è stata parte integrante della vita della chiesa fin dai suoi primordi ed è un tema degno di uno studio fruttuoso, che si presta per essere analizzato da diversi punti di vista. Dal momento che il vostro convegno si assume questo compito, vorrei umilmente far notare che il tema in questione deve essere affrontato e toccato nella preghiera e all’interno dell’esperienza della vita in Cristo. Infatti non si deve mai perdere di vista il fatto che è all’illuminazione del padre spirituale e al suo giudizio spirituale che un concilio ecumenico, l’autorità suprema nella chiesa, il Concilio ecumenico Quinisesto, al canone 102, affida la guarigione del peccatore penitente, sia attraverso l’applicazione della penitenza nei modi prescritti dai santi canoni (akríbeia) sia attraverso l’uso dell’oikonomía nell’amministrazione delle “medicine spirituali” necessarie per la guarigione dell’anima.
Affidandovi questi semplici pensieri saluto ancora una volta tutti voi con l’amore del nostro Signore Gesù Cristo e vi auguro ogni successo per il vostro convegno, così che possiate lavorare per creare legami di unità e di comprensione più forti, approfondendo le tradizioni spirituali della santa chiesa ortodossa.
Con amore in Cristo,
+ Ieronymos
Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia
XVIe COLLOQUE OECUMÉNIQUE INTERNATIONAL