Salut final d'Enzo Bianchi
Des remerciements parce qu'une fois encore nous avons pu nous écouter les uns les autres. Les divisions perdurent toujours entre chrétiens, mais cette écoute réciproque est un grand don du Seigneur
Bose, 9 - 12 septembre 2009
XVIIe Colloque œcuménique international
de spiritualité orthodoxe
Le combat spirituel dans la tradition orthodoxe
en collaboration avec les Églises orthodoxes
TEXTE ORIGINAL ITALIEN
DES REMERCIEMENTS DU PRIEUR DE BOSE
AU TERME DU COLLOQUE
Bose, sabato 12 settembre
Alcune parole che vogliono essere soprattutto un ringraziamento, un ringraziamento e una lode al Signore nostro Gesù Cristo perché è solo a causa sua che ci siamo riuniti, è soltanto nel suo Nome che abbiamo ricercato insieme come diventare più conformi a lui e dunque poter usufruire delle energie dello Spirito santo per diventare davvero quelli che partecipano alla natura di Dio. Un ringraziamento perchè ancora una volta noi abbiamo potuto ascoltarci reciprocamente. Le divisioni permangono ancora tra di noi ma questo ascolto reciproco, questo sentire gli uni l'amore per Cristo degli altri, questo voler essere una sola comunità del Signore in mezzo agli uomini nella storia, tutto questo davvero è un grande dono che il Signore ci fa e che noi abbiamo cercato di vivere in questi giorni.
È un “miracolo” quello che il Signore compie in mezzo a noi ormai da diciassette anni. Noi siamo semplicemente dei servi, predisponiamo qualcosa perché lui operi. Non siamo protagonisti di nulla, neanche di questi incontri tra le nostre chiese. Tuttavia cerchiamo di ubbidire al Signore, cerchiamo di non scandalizzare, e non pretendiamo neanche di dare una “testimonianza”. Il Signore vede, il Signore sa.
E allora i ringraziamenti vanno anche al Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I e al metropolita delegato Kallistos di Diokleia, al quale vanno ancora gli auguri di tutti noi e della comunità per la sua venerabile età, per i giorni che lui conta. Un ringraziamento al Patriarca di Mosca Kirill I e ai membri della delegazione guidata dal vescovo Amvrosij di Gat?ina. E da ieri è poi in mezzo a noi l’arcivescovo Zosima di Elista e Kalmukija e l’arcivescovo Antonio Mennini, nunzio apostolico, Rappresentante della Santa Sede presso la Federazione russa.
Ma voglio anche ricordare il metropolita Filaret di Minsk, esarca patriarcale di Bielorussia e presidente della commissione teologica del Patriarcato di Mosca, la cui presenza ci ha profondamente toccato.
Un ringraziamento alle chiese che hanno inviato i loro rappresentanti, i messaggi di fraterna partecipazione e ai vescovi che hanno frequentato il Convegno e ci hanno visitati tra cui il cardinale Roger Etchegaray, vice-decano del Collegio cardinalizio, che è un grande amico della comunità, il vescovo Brian Farrell, segretario del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, il vescovo di Biella Gabriele Mana e quello di Ivrea Arrigo Miglio…e poi il Metropolita Georges del Monte Libano, del Patriarcato di Antiochia, il vescovo Evlogij di Sumy della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca, il vescovo Porfirije di Jegar della Chiesa ortodossa serba, il metropolita Grigorij di Veliko Tarnovo e il vescovo Kiprian di Traianopol della Chiesa ortodossa bulgara e anche il metropolita Laurentiu di Transilvania, del Patriarcato di Romania, che oggi ci visita, preceduto nei giorni scorsi dal vescovo Marc di Neamt.
Un ringraziamento ai relatori che ci hanno offerto degli interventi di grande qualità spirituale e intellettuale, ai membri del comitato scientifico, a padre Michel Van Parys, che ha ancora una volta mirabilmente tracciato le conclusioni, e che onora la comunità di una vicinanza, di un affetto e anche della sua sapienza che sovente ci partecipa.
Un ringraziamento alle monache e ai monaci dei monasteri di oriente e di occidente, una presenza questa a cui teniamo particolarmente e che vediamo crescere di anno in anno.
E poi a tutti voi amici che fedelmente ritornate, che sostenete e accompagnate con la preghiera i nostri convegni.
Solo uno spirito di ringraziamento sta nel mio cuore e vorrei che davvero la preghiera che faremo tra un ora in chiesa possa davvero dire al Signore e tra di noi ciò che sta nel nostro cuore e che è una lode, una gloria a Dio e un grande desiderio di confermare la comunione che c'è già tra di noi nonostante le divisioni.
Manterremo questa tradizione dei convegni, il prossimo sarà il settembre del 2010, pensiamo sempre di iniziare mercoledì 8 settembre e terminare il sabato 11, festeggiando così la natività della Madre del Signore con la Divina liturgia ortodossa il mattino dell'8.
Un ringraziamento a tutti, anche al tecnico di sala, ai traduttori, a tutti quelli che ci hanno aiutato in questi giorni e che hanno prestato la loro azione perché tutto si svolgesse in pace, in fraternità e gioiosamente.
Al prossimo anno, grazie a tutti voi e che la preghiera ci renda sempre più vicini e aumenti la nostra comunione!
Grazie!
Enzo Bianchi, priore di Bose