Enzo Bianchi, fondatore di Bose
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Enzo Bianchi è nato a Castel Boglione (AT) in Monferrato il 3 marzo 1943. Dopo gli studi alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Torino, alla fine del 1965 si è recato a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica. Raggiunto nel 1968 dai primi fratelli e sorelle, ha scritto la regola della comunità la quale conta una settantina di membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Ostuni (BR), Assisi (PG) e Civitella San Paolo (RM). È stato priore della comunità dalla fondazione fino al 25 gennaio 2017. Dal maggio 2020 la Santa Sede ha chiesto a fr. Enzo di allontanarsi dalla comunità per un tempo indeterminato al fine di aiutare il processo di rilancio della vita comunitaria. Così fr. Enzo dal giugno 2021 vive come fratello della Comunità, ma in un altro luogo distinto da Bose.
Nel 1983 con alcuni fratelli e sorelle, ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon che pubblica testi di spiritualità biblica, patristica, liturgica e monastica. Nel 2000 l’Università degli Studi di Torino gli ha conferito la laurea honoris causa in “Scienze Politiche” e nel 2016 anche l’Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo gli ha conferito la Laurea Honoris Causa. Ha fatto parte della delegazione nominata e inviata da papa Giovanni Paolo II a Mosca nell’agosto 2004 per offrire in dono al patriarca Aleksij II l’icona della Madre di Dio di Kazan. Ha partecipato come “esperto” nominato da papa Benedetto XVI ai Sinodi dei vescovi sulla Parola di Dio (ottobre 2008) e sulla Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana (ottobre 2012). Papa Francesco l'ha nominato "uditore" (con possibilità di intervento) al Sinodo dei vescovi sui Giovani, la Fede e il Discernimento Vocazionale (ottobre 2018). Dal 2014 al 2019 è stato Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.