Progetto e comitato scientifico
XVII Convegno Ecumenico Internazionale di spiritualità ortodossa
LA LOTTA SPIRITUALE NELLA TRADIZIONE ORTODOSSA
Bose, 9-12 settembre 2009
in collaborazione con le Chiese Ortodosse
Le sacre Scritture evocano la sequela Christi, la via stretta della croce che conduce alla gioia della resurrezione, attraverso diverse metafore: la corsa atletica, la traversata del deserto, la salita verso Gerusalemme, l’ascensione della montagna, la ricerca amorosa dello sposo e della sposa, la lotta spirituale.
Il Convegno del 2009 ha scelto l’immagine della lotta spirituale. La tradizione, a partire da Origene almeno, ha riconosciuto che la metafora della lotta spirituale riflette al meglio l’esigenza di conversione quotidiana del cristiano. Monaci e monache, a partire da Antonio il Grande, hanno affinato le regole della lotta spirituale, fatta di ascesi del corpo e del cuore.
In un primo momento rifletteremo sull’insegnamento delle Scritture riguardo alla lotta spirituale, sul rapporto tra i sacramenti dell’iniziazione cristiana e la lotta spirituale, e sulla relazione tra la purificazione del cuore e il combattimento con il diavolo.
Ascolteremo in seguito qualche aspetto della lotta spirituale contro i vizi e la loro guarigione: la gola (gastrimarghia) e il controllo del corpo, la tristezza e le lacrime, il pericolo delle forme estreme di ascesi che attentano alla salute fisica e mentale dell’uomo.
Ma il combattimento spirituale non si esaurisce nella lotta contro i vizi; con la grazia di Dio mira a ricevere i doni più eccellenti dello Spirito santo: la preghiera, la carità. Raccoglieremo la testimonianza di due santi del secolo scorso che sono stati degli esempi di carità impegnata e di resistenza al male grazie a un amore attivo del prossimo.
A conclusione del convegno rifletteremo sulla nostra lotta spirituale oggi per l’unità della chiesa e nel mondo contemporaneo. Numerosi interventi più brevi ci aiuteranno ad approfondire ulteriormente le modalità attuali dell’iniziazione alla lotta spirituale.
COMITATO SCIENTIFICO:
Enzo Bianchi (Bose), Lino Breda (Bose), Sabino Chialà (Bose), Nina Kauchtschischwili (Bergamo), Hervé Legrand (Parigi), Adalberto Mainardi (Bose), Antonio Rigo (Venezia), Roberto Salizzoni (Torino), Michel Van Parys (Chevetogne)