15 agosto
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Transito della beata vergine Maria
Gran parte delle chiese d'oriente e d'occidente attorno alla metà di agosto fanno memoria del transito al cielo della vergine Maria, madre del Signore. L'origine di questa festa è assai remota. In alcuni lezionari armeni di Gerusalemme è attestata al 15 di agosto una celebrazione di Maria Theotókos, sorta nel V secolo, probabilmente a seguito del concilio di Efeso del 431. La festa della «dormizione» (koímesis) di Maria fu imposta invece alla fine del VI secolo dall'imperatore Maurizio a tutto l'impero bizantino. In occidente essa giunse qualche decennio più tardi, e dall'VIII secolo assunse il nome di «assunzione» (assumptio) della beata vergine Maria.
Negli apocrifi si racconta la morte di Maria attorniata dagli apostoli, e si narra la sua successiva apparizione ad essi mentre stanno celebrando la cena del Signore. Questi racconti hanno fortemente influenzato la tradizione popolare e l'iconografia religiosa, e hanno portato la chiesa a cogliere l'esito finale della vita terrena di Maria alla luce della vittoria di Cristo sulla morte. Eccezion fatta per la chiesa copta, che ricorda in due date differenti la morte e l'assunzione della Vergine, le chiese cristiane non si sono pronunciate nell'antichità riguardo alla sua morte. Nella chiesa cattolica, il 1° novembre 1950, si è giunti a proclamare come dogma l'elevazione alla gloria celeste, in anima e corpo, di Maria. Altre chiese, che pure non avvertono la necessità di una simile definizione dogmatica, celebrano nel transito al cielo della madre del Signore la speranza nella resurrezione finale di ogni carne, anticipata profeticamente nella parabola terrena di colei che è figura della Gerusalemme celeste.
TRACCE DI LETTURA
Lo stesso grande angelo, colui che già una volta
l'annuncio della nascita le aveva consegnato,
era là, in attesa che levasse a lui lo sguardo,
e disse: «È tempo ora che tu appaia».
Ed ella ebbe timore, come allora, e ancora
si mostrò come l'ancella, che nell'intimo annuisce.
Ma lui la illuminava: infinitamente avvicinandosi,
fu come se svanisse nel suo volto -
e comandò agli apostoli, in luoghi lontani già dispersi,
di ritrovarsi nella casa presso il pendio, la casa della Cena...
Ora che li vide tutti, ognuno dietro al proprio lume,
in attesa, si volse lei dalla pienezza
delle voci e ancora regalò di cuore
le due vesti che possedeva,
e levò il viso verso l'uno, verso l'altro...
(Oh, sorgente di indicibili lacrime).
Ma nella sua debolezza si distese
e i cieli su Jerusalem così vicino
attrasse, che uscendo la sua anima nell'alto
solo di poco ebbe da protendersi:
Egli che di lei tutto sapeva, la sollevò
nella divina natura che già le apparteneva.
(R. M. Rilke, La morte di Maria).
PREGHIERA
Signore Dio nostro,
per la vergine Maria, madre del Signore,
oggi si rallegrano il cielo, la terra e ogni creatura:
fa' che tutto il nostro essere,
spirito, anima e corpo,
giunga alla gloria della resurrezione,
in Cristo Gesù, nostro unico Signore.
LETTURE BIBLICHE
Ap 11,19; 12,1-10 (vigilia); Gen 3,15-20; 1Cor 15,20-26; Gv 19,25-27
Basilio di Mosca (1464-1552)
testimone
Nel 1552 si spegne a Mosca Basilio, folle per Cristo. Vasilij Blažennyj (ossia il «beato») era nato nel 1464 a Elokhov, nei pressi di Mosca. Sarà il più amato dei folli per Cristo russi. Vagabondava nudo per le vie della città e non temeva di compiere atti incomprensibili come distruggere i beni esposti al mercato per punire i commercianti disonesti o abbracciare i muri delle case in cui risiedevano persone timorate di Dio. A più riprese egli rimproverò lo zar Ivan il Terribile per le malvagità del suo cuore e per la sua crudeltà.
Basilio è l'esempio più eloquente di quel diritto di rimproverare i potenti che a partire dal XVI secolo divenne, nella tradizione russa, esclusivo appannaggio dei folli per Cristo. Alla sua morte egli fu subito venerato e amato, al punto che a lui è stata dedicata la chiesa che sorge sulla piazza Rossa accanto al Cremlino.
TRACCE DI LETTURA
«Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente» (1Cor 3,18); «Noi siamo stolti a causa di Cristo» (1Cor 4,10). Ciò che Paolo intende dire è anzitutto il paradosso della fede in un Messia crocifisso. Stolta, agli occhi del mondo, è la fede cristiana.
Siamo talmente abituati al paradosso del cristianesimo che facciamo fatica a cogliere nelle sorprendenti parole di Paolo qualcosa di più che una semplice iperbole. Ma Paolo insiste sulla radicale inconciliabilità di due ordini, quello mondano e quello divino. La follia per Cristo esprime essenzialmente il bisogno di mettere a nudo la radicale contraddizione fra la verità cristiana da un lato e il senso morale del mondo dall'altro.
(G. Fedotov, La mentalità religiosa russa).
LE CHIESE RICORDANO...
ANGLICANI:
La beata vergine Maria
CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Assunzione della beata vergine Maria
COPTI ED ETIOPICI (9 misrā/naḥasē):
Abba Ari (III sec.), martire (Chiesa copta)
LUTERANI:
Hermann von Wied (+ 1552), vescovo a Colonia
MARONITI:
Assunzione della beata vergine Maria
ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Dormizione della santissima nostra signora la Madre di Dio e sempre vergine Maria
Basilio il Folle (Chiesa russa)
SIRO-OCCIDENTALI:
Assunzione della beata vergine Maria
SIRO-ORIENTALI:
Transito della beata vergine Maria
VETEROCATTOLICI:
Dormizione di Maria