Vecchiaia
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Per quanto il discorso sulla vecchiaia sia in realtà un discorso plurale che deve diversificarsi in ogni anziano prestando attenzione alle particolari situazioni di salute fisica e mentale in cui ciascuno si viene a trovare, è pur vero che la vecchiaia è vita a pieno titolo, è una fase particolare di un cammino esistenziale, non una mera anticamera della morte. "La vecchiaia si offre all'uomo come la possibilità straordinaria di vivere non per dovere, ma per grazia'' (Karl Barth). Già di per sé essa è uno stadio della vita che non tutti arrivano a conoscere: lo stesso Gesù non ha conosciuto la vecchiaia. Dunque essa è anzitutto un dono che può essere vissuto con gratitudine e nella gratuità: si è più sensibili agli altri, alla dimensione relazionale, ai gesti di attenzione e di amicizia; inoltre è la grande occasione per operare la sintesi di una vita. Arrivare a dire "grazie'' per il passato e "sì'' al futuro significa compiere un'operazione spirituale veramente essenziale soprattutto in vista dell'incontro con la morte: l'integrazione della propria vita, la pacificazione con il proprio passato. La vecchiaia è così il tempo dell'anámnesi, del ricordo, e del racconto: si ha il bisogno di narrare, di dire la propria vita, per poterla assumere vedendola accolta da un altro che la ascolta e la rispetta.