Più forti dell'odio: l'esempio dei monaci Tibhrine


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A volte il clima di fiducia creatosi con gli abitanti della comunità locale riservava sorprese inaspettate. Una sera, dopo la compieta, un monaco si trovava nella cappella per un momento di contemplazione davanti al Santissimo. All'improvviso, prima uno e poi un secondo musulmano si sono avvicinati ed hanno chiesto di pregare per loro. Timidamente, il monaco iniziava così: "Signore unico e onnipotente, Signore che ci vedi, Tu che unisci tutto sotto il tuo sguardo, Signore di tenerezza e di rnisericordia, Dio che Sei nostro, insegnaci a pregare.." Rievocando quest'esperienza, difficile da esprimere a parole, il monaco dirà: "L'arabo e il francese si mescolano, si raggiungono misteriosamente, si rispondono, si fondono e si confondono, si completano e si coniugano.. devo dire che ci siamo fermati? Erano le 23 passate! Dalle 20 eravamo là, fianco a fianco.., tutto questo tempo, un istante, da non credere! Gioia incontenibile, ognuno per parte sua, ognuno a modo suo. E se Dio stesso ridesse del bello scherzo che ha appena fatto a secoli di imprecazioni tra fratelli chiaritati a piegarlo?" Non sempre il dialogo fra le religioni era così facile, tuttavia episodi come questo infondevano nei monaci la convinzione che il loro cammino, a volte difficile e tortuoso, cornspondesse ad un preciso volere di Dio. Il giorno successivo anche i due musulmani si mostravano stupiti per quanto era accaduto. Il primo rivelava: "Quando l'ho visto là, completamente solo, ho sentito che si doveva fare qualcosa. Avevo paura, poi mi sono buttato, c'era in me come una forza che mi ha spinto..." Ed il secondo saggiamente concludeva: "Tutto è semplice quando è Dio che guida".

Grazie alle testimonianze raccolte nel libro "Più forti dell'odio" si capisce come i semi di pace pazientemente sparsi possano portare frutti preziosi anche nelle situazioni apparentemente disperate. Dopo il brutale assassinio dei monaci di Tibhirine, una donna musulmana ha scritto: "Nostro compito è quello di continuate il Cammino di pace, di amore di Dio e dell'uomo nelle sue differenze... Grazie a voi monaci per il vostro grande cuore: continui a battere per noi, sempre presente, sempre tra noi. E ora riposino in pace, a casa loro, in Algeria."

ELEONORA BÉRARD

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Frère CHRISTIAN DE CHERGÉ
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