Geremia
13 - 16 Ottobre 2014
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Italia
prof.ssa ROSANNA VIRGILI, docente di Esegesi Biblica presso l’Istituto Teologico Marchigiano di Ancona, aggregato alla Pontificia Università Lateranense (Roma).
Il libro di Geremia, cronaca teologica di un periodo determinante della storia biblica, si fa testimonianza profetica della ferita più grande che la Bibbia registri sul “corpo” del popolo di Dio: la distruzione di Gerusalemme. Questo fatto orrendo, su cui mai si spegne il pianto dell’ebreo, viene letto da Geremia come atroce conseguenza della corruzione e dell’ipocrisia che coinvolgeva tutti i suoi abitanti – dal re, agli anziani, ai (falsi) profeti –, quando fu assediata e poi espugnata dagli stranieri. Uomo fedele sia a Dio, che l’ha “conosciuto” prima di tesserlo nel grembo, sia alla madre Gerusalemme, diviso tra questi due irrinunciabili amori, Geremia piange sull’adorata e abbandonata città, gridando la sua querela al Dio dell’Alleanza. Un lamento che si fa, alla fine, scrittura di cose che verranno, visioni di ritorno, di rinascita, di speranza.
Il corso prevede l’esegesi di dieci brani della profezia di Geremia:
1) “Può forse un maschio partorire? (Ger 30,5-11);
2) “Costruite case ed abitatele” (Ger 29,1-23);
3) “Geremia prese un altro rotolo” (Ger 36 + 51,59-64);
4) “Spezzerai la brocca” (Ger 19);
5) “Perché gli empi prosperano?” (Ger 12,1-7);
6) “Mi hai sedotto, Signore” (Ger 20,7-18);
7) “Contro i pastori, contro i profeti” (Ger 24);
8) “Un martello sei stata per me” (Ger 51,9-23);
9) “Se voi potete infrangere l’alleanza col giorno e con la notte” (Ger 33,14-26);
10) Ti ho amato di amore eterno” (Ger 31,1-14).