7 aprile 2023
Passione del Signore
Omelia di fr. Sabino Chialà, priore di Bose
Fratelli e sorelle,
il nostro cammino nel mistero della Pasqua del Signore giunge in quest’ora nona del venerdì al suo punto più oscuro, dove le tenebre si ammassano fitte e sembra che nulla più resti di quell’esistenza spesa per la vita di tutti. Gesù sembra sconfitto, annientato. Tutto sembra finito. Un bel sogno... infranto da un epilogo senza luce.
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6 agosto 2022
Trasfigurazione del Signore
professione monastica di Elia, GianMarco e Mónica
Omelia di fr. Sabino Chialà, priore di Bose
Cari fratelli e sorelle, cari amici e ospiti,
eccoci anche quest’anno dinanzi al mistero della Trasfigurazione del Signore, nel quale la liturgia ci invita a entrare, perché come i discepoli, avvolti dalla nube luminosa, possiamo udire la voce del Padre che dice: “Questi è il Figlio mio, l’eletto: ascoltatelo!”. Un mistero di luce, quello che celebriamo. Luce che risplende sul volto e sulle vesti del Figlio. Segno di una gloria che gli appartiene fin dall’eternità e che ora, per un istante, affiora, rendendosi visibile ai discepoli. Una luce che Gesù conosce, che è stata la sua forza lungo il cammino spesso faticoso della sua esistenza.
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17 aprile 2022
Pasqua di Resurrezione
Omelia di fr. Sabino Chialà, priore di Bose
La liturgia che stiamo vivendo, iniziata con il fuoco e la sua luce, ci ha introdotto in un clima decisamente diverso da quello dei giorni scorsi. Un clima gioioso e di festa. È la Pasqua del Signore. È la “notte luminosa più del giorno”, in cui, facendo memoria della liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto, riviviamo la resurrezione del Figlio di Dio dai morti.
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15 aprile 2022
Liturgia della Croce – Venerdì Santo
Omelia di fr. Sabino Chialà, priore di Bose
Dopo la scena di intimità in cui aveva mangiato con i suoi e aveva lavato loro i piedi, Gesù esce progressivamente da quello spazio familiare e affronta i vari volti della città, simbolo del mondo e della vita. Aveva iniziato con la cena: un piccolo cono di luce all’interno di una tenebra sempre più spessa; un seme affidato ai discepoli perché potessero attraversare il muro che stava per ergersi davanti a loro e alla loro vicenda di discepoli con il loro Maestro. Il germe di un Signore che si fa servo, lavando loro i piedi, perché continuino a camminare; e che chiede ai suoi di fare altrettanto, gli uni nei confronti degli altri, perché si incoraggino reciprocamente a camminare.
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