Comunicato stampa iniziale
VII Convegno Liturgico Internazionale Bose, 4–6 giugno 2009
CHIESA E CITTÀ
Organizzato dal Monastero di Bose
in collaborazione con Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici
della Conferenza Episcopale Italiana
martedì 26 maggio 2009
Da giovedì 4 a sabato 6 giugno 2009 si terrà presso il Monastero di Bose (Magnano BI) il VII Convegno Liturgico Internazionale. Il Convegno, promosso come ormai da tradizione dal Monastero di Bose in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana, avrà come tema: Chiesa e Città. La seduta di apertura del Convegno sarà congiuntamente presieduta da Enzo BIANCHI, Priore di Bose e da Mons. Stefano RUSSO Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici CEI.
Tra le personalità presenti al Convegno, l’Arcivescovo Piero MARINI, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, Mons. Gabriele MANA vescovo di Biella, Mons. Giovanni GIUDICI vescovo di Pavia, Mons. Arrigo MIGLIO vescovo di Ivrea, Segretario della Conferenza Episcopale Piemontese
Saranno presenti il delegato ufficiale del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, archimandrita Job GETCHA di Parigi, i delegati dell'Arcivescovo di Canterbury Rev. Dott. David STANCLIFFE vescovo di Salisbury e il Rev. Dott. David RICHARDSON rappresentante dell'Arcivescovo di Canterbury presso la Santa Sede ad attestare la dimensione ecumenica del Convegno cui partecipano studiosi cattolici, ortodossi, luterani, anglicani e riformati.
I numerosi partecipanti provengono oltre che dall’Italia da altri paesi: Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Kenya, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Stati Uniti e Ungheria. La presenza di monaci dall’Italia e dall’estero testimonia l’attenzione del mondo monastico verso i temi liturgici.
Giunto alla sua VII edizione, il Convegno Liturgico Internazionale di Bose è un appuntamento annuale nel quale studiosi ed esperti internazionali appartenenti a chiese cristiane diverse si confrontano su temi relativi al rapporto tra liturgia e architettura, offrendo al vasto pubblico presente, composto da teologi, liturgisti, architetti, artisti, responsabili dell’edilizia per il culto e dagli interessati al tema specifico, un luogo nel quale convergere per una riflessione comune, animata dalla volontà di riconoscere appieno il valore dello spazio liturgico cristiano.
Il Comitato scientifico a cui è affidata la preparazione dei Convegni Liturgici Internazionali di Bose è composto da Enzo Bianchi (Bose), Stefano Russo (Roma), Goffredo Boselli (Bose), Frédéric Debuyst (Laouvain-la-Neuve), Paul De Clerck (Bruxelles), Albert Gerhards (Bonn), Angelo Lameri (Roma), Keith Pecklers (Roma), Giancarlo Santi (Milano).
La Chiesa è nata ed è cresciuta nella città, così da essere la Chiesa di una città. Vi è a tal punto legata che ogni Chiesa locale ha da sempre portato il nome della città nella quale i cristiani si riunivano in assemblea: la Chiesa di Dio che è in Gerusalemme, in Corinto, in Roma … Anche quando il cristianesimo si è progressivamente esteso nei villaggi, nelle campagne e sulle montagne da un estremo all’altro della terra, non vi è mai stata una Chiesa senza la sua città di origine. All’inizio del terzo millennio il dialogo tra Chiesa e città, forma fondamentale del rapporto tra Chiesa e società, sta mutando, diventa sempre più intenso e pare destinato a farsi più complesso e differenziato rispetto al passato. La popolazione delle città aumenta progressivamente in tutto il mondo in forme diversificate da continente a continente. Le città vengono stabilmente popolate da nuovi cittadini che arrivano da altre aree dello stesso Paese, e non solo, sospinti dalla povertà. Soprattutto in Europa, altri uomini e donne arrivano da lontano e si insediano più o meno stabilmente, formando grappoli di comunità multiformi.
La Chiesa condivide così le sorti di chi accoglie nelle periferie e nei centri abbandonati delle città, si identifica con i nuovi cittadini che arrivano spinti dal bisogno di pane e di casa, riconoscendosi in tutti coloro che si muovono toccando le città del mondo per lavoro, studio, turismo. Si tratta di una sfida che si può esprimere con due semplici domande: la città futura è forse destinata a vedere il trionfo di una vita sociale talmente secolarizzata da divenire una matassa informe di proposte religiose indifferenziate? Come annunciare, celebrare, vivere da cristiani nelle città o nelle metropoli disseminate sulla faccia della terra? Anche e soprattutto nelle città la Chiesa percepisce grandi trasformazioni in atto, scopre la pluralità delle comunità e delle religioni, rendendosi conto di cosa significa vivere un mutamento che è insieme globale e locale. Oggi la Chiesa è dunque chiamata a non subire il cambiamento in atto, ma a interpretarlo, accompagnarlo, valutarlo criticamente, anche sollecitando alla riflessione e all’azione intelligente l’autorità politica e le realtà culturali.
È questo contesto sociale ed ecclesiale a fare da orizzonte al VII Convegno Liturgico Internazionale di Bose che affronterà dal punto di vista antropologico, sociologico, storico, liturgico, teologico, architettonico e urbanistico il tema Chiesa e città. Disseminate nel tessuto urbano, nelle piazze o lungo le strade, le chiese sono l’immagine al tempo stesso della prossimità e dell’alterità di ciò di cui sono segno. Più sono luoghi di bellezza, più testimoniano un ethos che ispira e plasma relazioni belle e legami umani buoni. Esse rivelano lo stile della presenza dei cristiani nella società che è sempre al tempo stesso vicinanza nella differenza e presenza nella diaconia. La facciata di una chiesa è il volto della Chiesa, che nella prossimità agli uomini dice accoglienza, dono gratuito, condivisione e consolazione. Se sono questo, le chiese sono il sacramento della presenza di Dio in mezzo agli uomini. Ogni uomo, credente o non credente, potrà riconoscere con la liturgia: “Locus iste a Deo factus est, inaestimabile sacramentum” (4Esd 8,21), “questo luogo è stato fatto da Dio, è sacramento che supera ogni valore”.
Questi gli interrogativi che saranno alla base della riflessione del convegno: come celebrare oggi nelle città così ricche di novità? Come progettare nuove chiese nelle città intensamente segnate dalla mobilità, dalla multiculturalità e dalla compresenza di molteplici confessioni e religioni? Come utilizzare al meglio, rispondendo alle sfide di oggi, il patrimonio di chiese e di insediamenti ecclesiali ereditati dalla storia? Quali opportunità esse offrono per l’uso pastorale e culturale delle chiese nei centri storici? Quali chiese conservano ancora e addirittura aumentano il loro significato nei centri storici europei? Quale può essere il ruolo delle cattedrali nelle antiche città? Cosa significa progettare, costruire e celebrare in Paesi e città in cui i cristiani sono minoranza?
Cercare risposte semplici e serie a questi difficili interrogativi è già progettare e costruire chiese e con esse edificare la Chiesa di Dio in mezzo alla Città degli uomini.
Temi e relatori del Convegno
Il provocatorio interrogativo "La società ha ancora bisogno di chiesa?" sarà rivolto alla nota sociologa della religione DANIÈLE HERVIEU-LÉGER dell'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. La riflessione al tempo stesso filosofica e "politica" del ruolo della Chiesa nella città contemporanea sarà offerta da MARCEL GAUCHET direttore del Centre de Recherches Politique Raymond-Aron di Parigi, mentre ANDREAS ODENTHAL dell'Università di Tübingen traccerà lo sviluppo della presenza delle chiese nelle storia delle città, in particolare di Colonia.
Il teologo SEVERINO DIANICH mostrerà come le chiese debbano essere comprese come un linguaggio della Chiesa. Ai liturgisti ALBERT GERHARDS dell'Università di Bonn e KEITH PECKLERS della Pontificia Università Gregoriana di Roma è affidato il compito di riflettere in che termini la liturgia rappresenti una vera e propria diaconia per la città degli uomini, così che ai bisogni della città possa adeguatamente rispondere le funzioni dell'edificio cultuale.
Un'intera seduta del Convegno sarà dedicata al confronto tra esperienze: il rapporto tra una cattedrale e la città, sarà introdotto dal decano della cattedrale di Bruxelles CLAUDE CASTIAU. La presentazione da parte dell'architetto MAURO GALANTINO della chiesa di Gesù Redentore di Modena consentirà di affrontare il tema della chiesa come spazio di legami umani e non solo come luogo di culto. Ad ANDREA LONGHI del Dipartimento Casa-Città del Politecnico di Torino è affidata l'illustrazione degli esempi più significativi di nuove chiese in contesti non cristiani e all'architetto di Maastricht ROB BROUWERS la presentazione di alcune esperienze in atto relative alla trasformazione di chiese non più adibite al culto ma destinate ad altre funzioni
La sessione conclusiva si aprirà con l'intervento dell'architetto DONATELLA FORCONI dell'Università di Ascoli Piceno consacrato alla progettazione di una chiesa nel contesto urbano contemporaneo. Il teologo gesuita tedesco FRIEDHELM MENNEKES porterà l'attenzione dei partecipanti alle sfide che la presenza della Chiesa di Dio nella città degli uomini rappresenta nel futuro. Al termine dei lavori GIANCARLO SANTI dell'Università Cattolica di Milano offrirà una sintesi delle principali acquisizione del convegno.
A conclusione della seduta di apertura sarà ufficialmente presentato il volume degli Atti del Convegno dello scorso anno: AA.VV., Assemblea santa. Forme, presenze, presidenza, a cura di G. Boselli, Edizioni Qiqajon, Magnano 2009 che va ad aggiungersi alla serie dei volumi precedenti .
Per ulteriori informazioni rivolgersi a :
VII Convegno Liturgico Internazionale di Bose – Chiesa e Città
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Monastero di Bose
I - 13887 MAGNANO BI
Tel. 015.679.185 - Fax. 015.679.290
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Sito ufficiale costantemente aggiornato sui lavori del Convegno: www.monasterodibose.it