L’evangelo della grazia - Lavori del 27 maggio
Convegno ecumenico internazionale
Giustificazione. L’evangelo della grazia
Monastero di Bose – 26-28 maggio 2017
È Sarah Coakley (Cambrige), pastora anglicana e insegnante all’Università di Cambridge, ad aprire la seconda giornata del convegno, con una relazione su “Giustificazione e misericordia”. Parla dell’importanza di ragionare insieme sulle nozioni teologiche chiave di giustificazione e misericordia a partire da una prospettiva storica e contemporanea. Conduce un’indagine ermeneutica sul rapporto che c’è, in Paolo, tra queste due nozioni; quindi riflette sul parallelo tra l’autonomia che ha guadagnato il concetto di giustificazione in Lutero, e quella che sta assumendo il concetto di misericordia in papa Francesco: due prospettive che non vanno viste come alternative concorrenti, sottolinea la Coakley, ma complementari. Infine, conclude mettendo a fuoco la questione della riconciliazione tra ebrei e cristiani, processo storico da cui i concetti di giustificazione e misericordia non possono essere dissociati.
“L’essere umano giustificato e peccatore” è il tema dell’intervento di Christophe Chalamet (Università di Ginevra), il quale afferma che la giustizia di Dio si volge verso i piccoli, verso quelli che contano meno di niente, verso chi non si considera saggio. Jean-François Chiron (Università di Lione) parla poi di “Giustificazione e chiesa”, a partire dalla domanda su quale sia il posto della chiesa nel progetto di salvezza e giustificazione di Dio.
Alla sessione pomeridiana intervengono Angelo Maffeis (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale), con un’esposizione accurata su “La dichiarazione congiunta sulla giustificazione (1999). Un dibattito ecumenico”; Dirk Lange (Seminario luterano di Saint Paul, USA), che parla a proposito di “Giustificazione: sulla via dal conflitto alla comunione” e sottolinea che l’accordo sulla giustificazione non può rimanere in termini teologici, ma deve tradursi e entrare nella vita delle nostre comunità; infine Susan Durber (Fede e costituzione, Taunton), con una relazione appassionata su “Giustificazione, giustizia e pace”, afferma che la logica della giustizia di Dio è una logica di dono più che di diritto.