Relatori del convegno
NUNZIO GALANTINO
Nato a Cerignola (1948), dopo aver frequentato il Seminario diocesano di Ascoli Satriano, ha compiuto gli studi del ciclo istituzionale al Seminario Regionale di Benevento, conseguendovi il Baccalaureato in Teologia nel 1972. Ha poi proseguito gli studi presso l’Università di Bari, conseguendovi, nel 1974, la laurea in Filosofia.
Nel 1981 ha ottenuto il Dottorato in Teologia Dogmatica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi di Napoli. È stato docente di antropologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, nel 2004 è divenuto responsabile del Servizio Nazionale per gli Studi Superiori di teologia e di Scienze Religiose della CEI.
Dal 1 agosto 1996 è Cappellano di Sua Santità. Dopo essere stato Vescovo di Cassano All’Ionio (2012-2015), il 25 marzo 2014 è stato nominato da Papa Francesco segretario generale della CEI ad quinquennium.
DARIO EDOARDO VIGANÒ
Nato a Rio de Janeiro (1962) è Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede dal 27 giugno 2015. È stato Direttore del Centro Televisivo Vaticano - CTV (2013-2015). Professore ordinario di Teologia della comunicazione presso la Pontificia Università Lateranense, è stato Preside dell'Istituto pastorale "Redemptor Hominis" dal 2006 al 2012. Dirige con Emilio Carelli il Master in Digital Journalism, organizzato dal CLAS - Pontificia Università Lateranense (dal 2013).
Docente di Linguaggi e mercati dell'audiovisivo presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'università LUISS "Guido Carli" di Roma (dal 2005 al 2015), è membro del Comitato direttivo del Centro di ricerca Centre for Media and Communication Studies (CMCS) "Massimo Baldini".
Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo - FEdS e Direttore della «Rivista del Cinematografo» dal 2004 al 2013, negli stessi anni è inoltre Presidente della Commissione Nazionale Valutazione Film della Conferenza Episcopale Italiana - CEI. Dal 2013 è membro del Consiglio di Amministrazione FEdS con delega all’Editoria.
Consigliere di Amministrazione del Centro Sperimentale di Cinematografia - CSC dal 2008 al 2012, con delega alla Cineteca Nazionale e all'Editoria, è stato anche Membro della Sottocommissione per il Riconoscimento dell'Interesse Culturale (sezione Lungometraggio) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali dal 2006 al 2011.
Socio Corrispondente dal 2010 della Pontificia Academia Theologica, è autore di numerosi studi dedicati all'analisi del rapporto tra i media e il mondo cattolico, con particolare attenzione al cinema.
BIRGIT KASTNER
Storica dell’arte, formatasi all’Università di Bonn, Birgit Kastner nel maggio 2015 ha assunto l’incarico di coordinatrice della rete museale gravitante intorno alla cattedrale di Bamberg, nell’ambito dell’iniziativa Domberg – Museen um den Bamberg Dom.
Birgit Kastner ha studiato storia dell’arte e lingua e lettature romanze a Würzburg e Bonn, e ha conseguito il dottorato con una ricerca sull’architettura delle chiese nel XX secolo.
Esperta in marketing, relazioni pubbliche e il turismo culturale, ha ricoperto la carica di direttore generale della Bund Deutscher Innenarchitekten (BDIA).
BERT DAELEMANS
Gesuita fiammingo, ingeniere-architetto (KU Leuven, Bélgica, 1998), ha conseguito il dottorato in teologia (PhD KU Leuven, Bélgica, 2013), con la tesi: Spiritus loci. A Theological Method for Contemporary Church Architecture (Brill, Leiden 2015) che ha ottenuto il premio triennale Academische Stichting Leuven (Humane Wetenschappen). La sua ricerca è volta a offrire un modello teologico sistematico-fondamentale per l’architettura ecclesiale contemporanea.
Dal 2013 è docente la Facultad de Teología de la Universidad Pontificia Comillas (Madrid), tenendo corsi di teologia sacramentaria e pneumatologia.
Dal 2015 è membro del Comitato scientifico dei Convegni Liturgici Internazionali di Bose.
I suoi interessi e i suoi scritti pastorali e accademici vertono intorno al fondamento teologico e spirituale dell’arte, in particolare dell’architettura.
Fra i suoi contributi più recenti si segnalano:
“Fifty Shades of Grey? Contemporary Churches as Lived Liturgies that Mediate Mysteries”, in J. Geldhof , D. Minch, T. Maine (edd.), Approaching the Threshold of Mystery: Liturgical Worlds and Theological Spaces, p. 25-43.
“La presenza reale del cosmo nell'architettura liturgica contemporanea”, in G. Boselli (ed.), Architettura, liturgia e cosmo, Qiqajon, Magnano 2015, p. 177-194.
PAOLO PORTOGHESI
Paolo Portoghesi (1931) è architetto e storico dell'architettura italiano, la cui attività si svolge parallelamente sui versanti della ricerca storica e della progettazione architettonica, puntando alla reintegrazione della memoria collettiva nella tradizione dell'architettura moderna. Tra le sue opere di architettura: Moschea e Centro culturale islamico a Roma (1984-95), quartiere Rinascimento nel Parco Talenti a Roma (2001).
Laureatosi nel 1957, ha insegnato Storia della critica (1962-66) all'università di Roma, dal 1967 al 1977 è stato prof. di storia dell'architettura presso il Politecnico di Milano, di cui è stato preside dal 1968 al 1976. Dal 1995 insegna progettazione presso la facoltà di architettura dell'università di Roma. Ha diretto il settore architettura della Biennale di Venezia (1979-82), di cui è anche stato presidente (1983-93). Ha inoltre fondato e diretto riviste come Controspazio, Eupalino e Materia.
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti per l'attività svolta, ricordiamo il premio IN/Arch per la critica storica; la medaglia d'oro della Fondazione Manzù (1971); il premio Reggia di Caserta (1973); il premio Fregene (1981); la laurea honoris causa dell'università di Losanna (1984); la Legion d'Onore (1985); il premio Campidoglio per la cultura (2005).
Alla sua attività di storico e critico si devono testi quali: Guarino Guarini, 1956; Roma barocca, 1966; Borromini, architettura come linguaggio, 1967; Roma del Rinascimento, 1970; Album del Liberty, 1975; L'angelo della storia. Teorie e linguaggi dell'architettura, 1982; Postmodern. L'architettura nella società postindustriale, 1982; La piazza come "luogo degli sguardi", 1990; I grandi architetti del Novecento (1998); Architettura e natura (1999); Geoarchitettura (2005).
Tra le sue opere di architettura vanno ricordate: chiesa della Sacra Famiglia a Salerno (1968); Centro sociale con biblioteca civica ad Avezzano (1969); Moschea e Centro culturale islamico a Roma (1976-91); sede dell'Accademia di belle arti a L'Aquila (1978); complesso residenziale ENEL a Tarquinia (1981); teatro di Catanzaro (1988); piazza Leon Battista Alberti a Rimini (1990); torri di Pietralata per lo SDO di Roma (1996); chiesa di S. Maria della Pace a Terni (1997); quartiere Rinascimento nel Parco Talenti a Roma (2001); il progetto per la torre di Shangai (2006); il progetto per la ristrutturazione di piazza San Silvestro a Roma (2011).
ISABELLE SAINT-MARTIN
Direttrice di studi presso l’École Pratique des Hautes Etudes (section des sciences religieuses), è membro dell’équipe HISTARA (EA 4115 « Histoire de l’art, histoire des représentations, archéologie de l’Europe », dir. F. Queyrel).
Le sue attuali ricerche vertono principalmente sulle relazioni fra cristianesimo e arti visive di epoca contemporanea, e sull’insegnamento del fatto religioso nella scuola laica.
Fra i suoi saggi si segnala : Art chrétien, art sacré: regards du catholicisme sur l'art, France, XIXe-XXe siècle, F. Boespflug (préface), Presses Universitaires de Rennes, 2014.
ANDREA LONGHI
Andrea Longhi (1970) è professore aggregato di Storia dell’architettura ed è membro del collegio della Scuola di specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio, Politecnico di Torino; insegna inoltre al corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali dell’Università degli Studi di Torino (Venaria Reale).
Nell’attività di ricerca si dedica all’approfondimento del rapporto tra architettura e liturgia, tra storia dell’architettura e vita ecclesiale. È stato relatore al VII Convegno Liturgico Internazionale del monastero di Bose (2009), alla XXXIX Settimana di studio dell’Associazione dei professori di liturgia (Brescia 2011), al simposio Modern Catholic Space (London 2011), al III Congreso Internacional de Arquitectura Religiosa Contemporánea (Sevilla 2013). Ha coordinato con Esteban Fernandez-Cobian la sessione Worship, liturgical space and church building al II Congresso dell’European Architectural History Network (EAHN Brussels 2012).
Già impegnato dal 2002 in progetti di studio dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali della CEI, dal 2011 cura con il Servizio Nazionale per l’Edilizia di Culto la rubrica "Una chiesa al mese".
Proposte di lettura
Architettura, Chiesa e società in Italia (1948-1978), Studium, Roma 2010 (con Carlo Tosco).
Luoghi di culto. Architetture 1997-2007, Motta Architettura, Milano 2008.
L’architettura del battistero. Storia e progetto, Skira, Milano 2003 (curatela).
«Sacro, cultura architettonica e costruzione di chiese», in La Liturgia, alla prova del sacro, a cura di Paolo Tomatis, CLV-Edizioni Liturgiche, Roma 2013, pp. 159-214.
«Antropomorfismo e cristocentrismo nell’architettura cristiana», in Tempio e persona. Dall’analogia al sacramento, a cura di Francesco Valerio Tommasi, Fondazione Centro Studi Campostrini , Verona 2013, pp. 253-287.
«Spazio sacro e architettura liturgica», in Humanitas, a. LXVIII (2013), n. 6, pp. 947-956.
«Chiese a pianta centrale e assemblee liturgiche: un concorso preconciliare», in Architettura e Arte, II s., 2012/2-4, pp. 55-73 (fascicolo monografico Architetture per il culto cattolico, curato da Ada Toni).
«Parrocchie e periferie nel Dopoguerra: laboratori di architettura per "cittadelle cristiane"», in Thema. Rivista di architettura sacra e dei beni culturali ecclesiastici 1 (2012), pp. 36-41.
«Lo spazio dell’altare: il rito, il, corpo, l’architettura», in Gesù. Il corpo, il volto nell’arte, catalogo della mostra (Venaria Reale 2010), a cura di Timothy Verdon, SilvanaEditoriale, Milano 2010, pp. 104-115.
«Nuove chiese in contesti non cristiani», in Chiesa e città, atti del VII Convegno liturgico internazionale (Bose 2009), a cura di Goffredo Boselli, Qiqaion, Magnano 2010, pp. 153-178.
ALBERT GERHARDS
Albert Gerhards (Viersen-Dülken, 1951), dottore in teologia, dal 1989 ricopre l’incarico di Professor für Liturgiewissenschaft und Direktor des Seminars für Liturgiewissenschaft presso la Facoltà cattolica di teologia dell’Università di Bonn. Dal 1991 al 2001 è stato consultore della Commissione per la liturgia della Conferenza episcopale tedesca; è membro della Societas Liturgica, dell’Internationalen Arbeitsgemeinschaft für Hymnologie, del Deutschen Liturgischen Instituts, del Deutschen Gesellschaft für christliche Kunst. Dal 2003 è membro del Comitato scientifico dei Convegni Liturgici Internazionali del Monastero di Bose.
Proposte di lettura:
Communio-Räume. Auf der Suche nach der angemessenen Raumgestalt katholischer Liturgie, Albert Gerhard, Thomas Sternberg, Walter Zahner (Hrsg.); unter Mirarbeit von Nicole Wallenkamp, Regensburg, Schnell & Steiner, 2003.
«Il dibattito sull’orientamento: riflessioni teologiche», in G. Boselli (ed.), Spazio liturgico e orientamento. Atti del 4. Convegno liturgico internazionale, Bose, 1.-3 giugno 2006, Magnano, Edizioni Qiqajon - Comunità di Bose, 2007, pp. 167-188.
La liturgia della nostra fede, Magnano, Edizioni Qiqajon - Comunità di Bose, 2010.
Licht. Ein weg durch räume und zeiten der liturgie, Regensburg, Schnell et Steiner, 2011.
Erneuerung kirchlichen Lebens aus dem Gottesdienst. Beiträge zur Reform der Liturgie, Stuttgart, Kohlhammer, 2012.
Liturgie und Ästhetik, hrsg. von Albert Gerhards und Andreas Poschmann, Trier, Deutsches Liturgisches Institut, 2013.
«Frequentare mysteria. L’orientamento della preghiera e la forma dell’assemblea liturgica», in La sapienza del cuore. Omaggio a Enzo Bianchi, Torino, Einaudi, 2013.
CINO ZUCCHI
Nato a Milano nel 1955, ha conseguito il Bachelor of Science in Art and Design presso il Massachusetts Institute of Technology (Cambridge, Mass.) nel 1978 e la Laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano nel 1979, dove è Professore Ordinario di Composizione Architettonica e Urbana e docente al Dottorato di Progettazione Architettonica e Urbana. E' stato John T. Dunlop visiting professor in Housing and Urbanization presso la Graduate School of Design di Harvard nel 2013 ed ha partecipato in qualità di docente a numerosi seminari di progettazione e teoria urbana presso la Syracuse University di Firenze, l'ETH di Zurigo e l' Universidad Politécnica di Madrid. Tiene conferenze e seminari e partecipa a giurie di concorsi di architettura sia in Italia che all’estero.
Ha pubblicato saggi e recensioni sulle maggiori riviste internazionali. E’ membro del forum della rivista “Lotus international” dal 1996 ed è autore dei libri L'architettura dei cortili milanesi 1535-1706 (Electa 1989), Asnago e Vender. L'astrazione quotidiana-architetture e progetti 1925-1970 (Skira 1999) e curatore del volume Bau-Kunst-Bau (Clean 1994) e del catalogo Innesti/Grafting pubblicato da Marsilio nel 2014. Ha partecipato all'organizzazione e all'allestimento della XV, XVI, XVIII e XIX Triennale di Milano ed è membro del comitato scientifico della XXI Triennale 2016. Il suo lavoro è stato esposto alla 6°, 8°, 12° e 13° Biennale di Venezia, dove l'installazione Copycat. Empathy and Envy as Form-makers ha ricevuto la menzione speciale della giuria (2012) ed è il curatore del Padiglione Italia alla 14° Biennale di Venezia (2014).
Insieme allo studio Cino Zucchi Architetti ha progettato e realizzato negli anni molti edifici pubblici, residenziali e commerciali, una serie di progetti di spazi pubblici, progetti per il ridisegno di aree agricole, industriali e storiche ed ha partecipato a numerosi concorsi liberi e a inviti nazionali e internazionali.
Tra i lavori più recenti dello studio vi sono il master plan per l’area di Keski Pasila a Helsinki, gli edifici residenziali e per uffici nell’area ex Alfa Romeo a Milano, l’edificio per uffici di Group M ad Assago (Milano), gli Headquarters Salewa a Bolzano, i complessi residenziali a Milano, Parma, Ravenna e Bologna, il nuovo centro direzionale Lavazza e la ristrutturazione e l’ampliamento del Museo Nazionale dell’Automobile a Torino, che ha conseguito il premio Inarch/Ance 2011. Il progetto per l'area dismessa della fabbrica ex-Junghans alla Giudecca (Venezia) è stato molto apprezzato dalla critica ed ha ricevuto numerosi premi nazionali ed internazionali tra cui: la menzione all’ European Union Prize for Contemporary Architecture - Fundaciò Mies van der Rohe Award - Barcelona 2001, alla Medaglia d’oro dell’Architettura Italiana 1995-2003 e 2004-2006 al Brick Award 2004 e il Piranesi Award 2001, il Premio di Architettura “Comune di Venezia” 2005 e l' ECOLA Award 2008.
ANTONIO PAOLUCCI
Antonio Paolucci (Rimini, 1939) è uno storico dell'arte italiano, direttore dei Musei Vaticani. È stato Ministro per i beni culturali e ambientali e Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino.
Laureato in Storia dell'arte nel 1964, inizia la sua carriera al Ministero della Pubblica Istruzione sin dal 1969, avvicinandosi al mondo delle soprintendenze. Rivestirà poi dal 1980 il ruolo di Soprintendente prima a Venezia, poi a Verona, a Mantova e infine a Firenze, dove è stato Soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure, per passare poi alla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici (diventata poi Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino) ed essere nominato anche Direttore Regionale per i Beni Culturali e paesaggistici della Toscana, carica ricoperta sino al 2006. Nel 2007 è stato incaricato dal Ministro Francesco Rutelli di far parte dei quattro membri esperti che hanno affiancato Salvatore Settis nel coordinare i lavori del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici.
Dal gennaio 1995 al maggio 1996 ha ricoperto la carica di Ministro per i beni culturali e ambientali. Dopo il terremoto che ha colpito l'Umbria e le Marche nel 1997 è stato nominato Commissario straordinario del Governo per il restauro della Basilica di San Francesco ad Assisi.
Scrive e collabora con diverse testate (Paragone, Il bollettino d'arte, Il Giornale dell'Arte, Il Sole 24 Ore, La Repubblica, La Nazione e Avvenire); ha pubblicato numerose monografie sempre a carattere storico artistico ed ha curato alcune importanti mostre sul Rinascimento in Italia e all'estero.
A novembre 2007 è stato nominato dal Papa direttore dei Musei Vaticani.
PAUL JANOWIAK
Paul Janowiak, gesuita statunitense (Th.M., Jesuit School of Theology, 1965; B.A., Loyola University of Los Angeles, 1973; M.Div., Jesuit School of Theology, 1984; Th.D., Graduate Theological Union, 1995), è professore associato di Teologia liturgica e sacramentaria presso la Santa Clara University a Berkeley, dopo aver insegnato presso l’Università di Seattle.
I suoi ambiti di ricerca gravitano intorno alla liturgia cattolica e alla teologia sacramentaria in ambito ecumenico, alla sacramentalità della predicazione liturgica, alla dimensione trinitaria di culto, all’apporto dei teologi al Concilio Vaticano II.
Fra le sue pubblicazioni più recenti:
Standing Together in the Community of God: Liturgical Spirituality and the Presence of Christ (Liturgical Press, 2011)
The Holy Preaching: The Sacramentality of the Word in the Liturgical Assembly (Liturgical Press, 2000)
AIMARO OREGLIA D'ISOLA
Aimaro Oreglia d'Isola (Torino, 1928), architetto italiano, dopo la laurea in architettura presso il Politecnico di Torino (1952), ha insegnato all'università a Torino. Nel 1950 ha creato uno studio con Roberto Gabetti: tra le loro opere, la Casa Paravia (Piazza Statuto, Torino), la Borsa Valori (Torino), il Palazzo di Giustizia ad Alba, complessi residenziali, progetti urbanistici e ristrutturazioni artistiche; si sono occupati anche di architettura religiosa. Professore Emerito del Politecnico di Torino, è Accademico Nazionale dell'Accademia di San Luca a Roma, Accademico Nazionale dell'Accademia delle Scienze a Torino.
Dopo la morte del Gabetti nel 2000, Aimaro Isola ha continuato il suo lavoro di progettista fondando lo studio Isolarchitetti con il figlio Saverio Oreglia d'Isola.
Fra le sue opere: Ristrutturazione dell'ex-Cinema Vittoria a Torino; Il restauro della Palazzina di Caccia di Stupinigi; nuova sistemazione di Piazza Duomo e Piazza Orsini a Benevento; Parco Ottavi a Reggio Emilia; Isolato Santo Stefano e Parco Archeologico a Torino; Chiesa parrocchiale Santa Famiglia a Palmi e Centro parrocchiale Santa Maria in Zivido a San Giuliano Milanese; nuovi porti di Varazze e di Marina di Pisa; riqualificazione del Porto Mediceo di Livorno; coordinamento progettuale per la valorizzazione della Porta Palatina e realizzazione del Parco Archeologico di Torino; il Nuovo Museo Egizio di Torino.
Tra i premi, con Roberto Gabetti riceve il Premio Antonio Feltrinelli dall'Accademia Nazionale dei Lincei (1988), il Premio Internazionale ‘Architetture di pietra' (1991);nel 2002 riceve dal Presidente della Repubblica la medaglia d'argento di Benemerito della Cultura Italiana e nel 2006 il Premio Nazionale Ance-IN/ARCH alla Carriera.
VITTORIO GREGOTTI
Vittorio Gregotti (Novara, 1927) è un architetto, saggista e designer italiano.
Dopo un soggiorno a Parigi nel 1947 presso lo studio dei fratelli Gustave, Claude e Auguste Perret, si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1952, per proseguire poi nel lavoro presso lo studio BBPR, con Ernesto Nathan Rogers, insieme al quale firma la sua prima sala alla Triennale di Milano nel 1951 per sbarcare in seguito al CIAM di Londra.
Inizia la sua carriera collaborando con la storica rivista Casabella, di cui diverrà a sua volta direttore a partire dal 1982. Negli anni '50 partecipa ad un seminario internazionale a Hoddesdon, dove ebbe modo di conoscere Le Corbusier, Ove Arup, Cornelis van Eesteren, Gropius, ma soprattutto il maestro dello stile Liberty Henry van de Velde. Dal 1953 al 1968 ha svolto la sua attività in collaborazione con Ludovico Meneghetti e Giotto Stoppino (Architetti Associati). Nel 1974 crea il suo studio professionale "Gregotti Associati International", che da allora ha realizzato opere in una ventina di paesi.
RAFAEL MONEO
José Rafael Moneo Vallés (Tudela, 1937), è un architetto spagnolo. Dopo essersi laureato nel 1961 presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Madrid (ETSAM), lavora con Francisco Javier Sáenz de Oiza e poi presso lo studio di Jørn Utzon a Hellebaek, in Danimarca, per due anni. Dal 1963 al 1965 studia a Roma, dove ha vinto una borsa presso l'Accademia di Spagna. Nel 1966 di ritorno in Spagna, apre il suo studio a Madrid ed insegna alla ETSAM. Nel 1976 parte per gli Stati Uniti e lavora per due anni nell'Istituto di Architettura e Studi Urbani di New York. Dal 1987 è titolare di una cattedra all'Università di Harvard, di cui è stato Presidente della GSD per 5 anni.
Fra le sue principali opere si ricordano l’ampliamento del Museo del Prado a Madrid; La Iglesia de Iesu a Donostia; La stazione della metropolitana di Madrid Atocha Renfe; Il Museo di arte romana, Mérida; L’Edificio 'La Illa' sulla Avenida Diagonal, Barcellona; Il Terminal aeroportuale di San Pablo, Siviglia; L’Auditorio de Barcelona; La Fondazione Mirò, Palma di Maiorca; Il Davis Art Museum, Wellesley College, Massachusetts, USA; Il Museo di arte moderna e di architettura, Stoccolma, La Cattedrale di Nostra Signora degli Angeli, Los Angeles, USA.
Fra i suoi scritti:
La solitudine degli edifici. Questioni intorno all'architettura, Vol. I, (a cura di Andrea Casiraghi e Daniele Vitale), Allemandi, Torino 1999
La solitudine degli edifici. Sugli architetti e il loro lavoro, Vol. II, (a cura di Andrea Casiraghi e Daniele Vitale), Allemandi, Torino, 2004
Inquietudine teorica e strategia progettuale, Electa, 2005
L'altra modernità. Considerazioni sul futuro dell'architettura, Marinotti 2012
FRANCESCO DAL CO
Nato nel 1945, è laureato in architettura all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (Iuav) nel 1970. Dal 1981 occupa la cattedra di Storia dell'Architettura allo Iuav ed è Professor, History of Architecture, School of Architecture, Yale University (1982-1991) e Professore, Storia dell'Architettura, Accademia di Architettura, Università della Svizzera Italiana (1996-).
Senior Fellow, Center for Advanced Studies, National Gallery of Art, Washington DC, Scholar, Center for Advanced Study, Getty Center, Los Angeles, Accademico di San Luca, è stato Direttore della Sezione Architettura de La Biennale di Venezia (1988-1991) e Direttore del Dipartimento di Storia dell'Architettura dello Iuav (1995-2003).
Dal 1996 è Direttore della rivista «Casabella».
Tra le sue pubblicazioni:
Architettura contemporanea (con M. Tafuri), Electa, Milano 1976.
Abitare nel moderno, Laterza, Roma-Bari 1982.
Tadao Ando. Le opere, gli scritti, la critica, Electa, Milano 1994.
Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento (a cura di), Electa, Milano 1997.