Ritorno al futuro
29 dicembre 2014
di Alessandro Tatali, Armando Bottazzo, Emanuela Plebani, Giulia Breschi, Giulia Manzoni, Laetitia Warnery, Nausicaa De Domizio, Pedro Salamanca
Futuri si incontrano
La sala del camino, luogo caldo e accogliente, è il ritrovo naturale nello scorrere della giornata.
Un caffè, qualche momento di studio, giochi e musica, incontri con i fratelli e le sorelle. Molteplici esperienze protese al futuro si mescolano, verso orizzonti infiniti di progetti che conducono al domani.
Europa: indicativo futuro
“L’Europa è un orizzonte infinito di compiti”, una scommessa sempre declinata al futuro.
E’ al futuro che decliniamo noi stessi, in una costante tensione tra quello che eravamo e quello che saremo. E' questa la storia dell’identità umana, che il prof. Ceruti ha abilmente evidenziato attraverso la metafora dell’Europa. Nata nel Mar Mediterraneo, sua culla, l’Europa è crocevia di storie, tradizioni e vite umane differenti. Essa ha sempre riconosciuto nella diversità il tesoro dell’unità umana e nella sua negazione l’emergere dei conflitti.
Una caduta verso l’alto
Propriamente di conflitti parla la Bibbia. Parla a noi e di noi tramite la narrazione del Popolo d’Israele e delle sue cadute e risalite guidate dalla Parola di Dio, viva ed efficace, da cui nessuna creatura può nascondersi, che sprona a non arrendersi e ricominciare, a cercare nei colori del tramonto i segni di un alba nuova (Ernesto Balducci).
Quanti miracoli, disegni e ispirazioni...
E poi la sofferenza che ti rende cieco
nelle cadute c'é il perché della Sua Essenza
le nuvole non possono annientare il Sole
(liberamente ispirato da “Lode all’Inviolato” F. Battiato)