Il significato della parola “servizio”
La parola “servizio” è una delle più abusate, e spesso è usata per dire proprio il contrario di ciò che essa significa e di ciò che vuole e deve essere.
Nella nostra cultura il termine servo è ormai logoro e disprezzato, non piace, perché servire è considerato umiliante e perché si è fatta molta retorica in proposito, si sa che nel nostro modo di parlare questa espressione risulta essere un vocabolo degradante, mortificante, offensivo, guai a rivolgersi a qualcuno chiamandolo “servo” o “schiavo”, eppure è una parola anzi è un modo di comportarsi molto comune e per niente umiliante.
Basti pensare, per esempio, al ruolo che ricoprono in famiglia le nostre mamme; chi è che si mette seduto per ultima alla tavola dopo aver “servito” tutti? Sicuramente la mamma umile serva della famiglia, ma è lei che nello stesso tempo è la persona più importante del nucleo famigliare, il punto di riferimento, il faro.
Forse allora il termine servo può essere una delle parole più belle, che va riscattata alla luce del Vangelo e della parola di Dio, è una parola che ha una grande dignità e ricopre un importanza fondamentale per la vita cristiana secondo l’esempio e l’insegnamento del Signore. Il servizio è una maniera diversa e provocatoria nei confronti del modo abituale di pensare, di considerare se stessi e di vivere il rapporto con gli altri e addirittura con Dio.