14 dicembre
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Giovanni della Croce (1542-1591)
presbitero
La notte fra il 13 e il 14 dicembre del 1591 si spegne all'età di 49 anni Giovanni della Croce, primo carmelitano ad aver aderito alla riforma del Carmelo operata da Teresa d'Ávila. Juan de Yepes Alvarez era nato a Fontiveros, nella Vecchia Castiglia. Di origini molto povere, dopo un'infanzia assai difficile, per potersi pagare gli studi egli dovette lavorare a lungo come infermiere nell'ospedale degli appestati. Entrato dai Carmelitani a Medina del Campo, per le sue brillanti qualità intellettuali fu mandato a studiare alla celebre università di Salamanca. Uomo dedito a un'ascesi estrema, che gli pregiudicò ben presto l'integrità fisica, Giovanni era sul punto di abbandonare il Carmelo per farsi certosino, quando l'incontro con Teresa d'Avila lo convinse della possibilità di riformare l'Ordine. Egli diede allora vita a una piccola comunità estremamente povera, ma ben presto i suoi superiori gli affidarono responsabilità di rilievo nella formazione intellettuale e spirituale dei novizi. La sua vita divenne allora un pellegrinaggio da una comunità all'altra, durante il quale Giovanni fu spesso osteggiato, a volte oltraggiato e umiliato, e comunque raramente capito dai suoi compagni. In questo itinerario di umiliazione, nel quale egli afferma di aver sperimentato l'abbandono da parte di Dio stesso nella «notte oscura» dell'anima, Giovanni trasse la forza per invocare la «fiamma d'amore» dello Spirito e per scrivere poemi e cantici spirituali che narrano l'unione sponsale dell'anima con Dio, approdo sicuro, secondo la sua esperienza spirituale, per coloro che seguono con fiducia il cammino pasquale del Signore. Per i cattolici egli è dottore della chiesa, gli anglicani lo ricordano come poeta e maestro della fede.
TRACCE DI LETTURA
Dove ti sei nascosto,
Amato, lasciandomi a gemere?
Come il cervo corresti,
dopo avermi ferito:
ti uscii dietro gridando, e te n'eri andato.
Pastori, voi che andate
da un ovile all'altro su all'altura:
se per caso vedrete chi più di tutti amo,
ditegli che soffro, languo e muoio.
Cercando il mio amore,
andrò per questi monti e rive,
non coglierò mai fiori,
né temerò le fiere,
e passerò oltre ai forti e alle frontiere.
(Giovanni della Croce, Canzoni tra l'anima e lo Sposo)
PREGHIERA
O Dio,
che hai guidato san Giovanni della Croce
alla santa montagna che è Cristo,
attraverso la notte oscura
della rinuncia
e l'amore ardente della croce,
concedi a noi di seguirlo
come maestro di vita spirituale,
per giungere alla contemplazione
della tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.
LETTURE BIBLICHE
1Cor 2,1-10; Gv 15,9-17
LE CHIESE RICORDANO...
ANGLICANI:
Giovanni della Croce, poeta, maestro della fede
CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Giovanni della Croce, presbitero e dottore della chiesa (calendario romano e ambrosiano)
Giusto e Abbondio (+ 238), martiri (calendario mozarabico)
COPTI ED ETIOPICI (5 kiyahk/tāḫśāś):
Nahum (VII sec. a.C.), profeta (Chiesa copta)
LUTERANI:
Bertoldo di Ratisbona (+ 1272), predicatore popolare nella Germania meridionale
John Oldcastle (+ 1417), testimone fino al sangue in Inghilterra
MARONITI:
Filemone, Apollonio e i loro compagni (III-IV sec.), martiri ad Antinoe
Giuseppe Kassab (+ 1858), presbitero dell'Ordine libanese maronita
ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Tirso, Leucio e Callinico di Apollonia (III sec.), martiri
Filemone, Apollonio e Arriano, martiri