25 dicembre
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NATALE DEL SIGNORE
Nei primi secoli della chiesa, la memoria della nascita di Gesù, Messia, Signore e Salvatore, era celebrata nel contesto più ampio della manifestazione della divinità di Cristo al mondo, commemorata in oriente nella festa dell'Epifania, o delle Teofanie, il 6 gennaio. Fu a partire dal IV secolo che fece la sua apparizione in occidente la festa del Natale. Essa venne a sostituirsi, il 25 dicembre, alla festa del sol invictus, che nel mondo romano si celebrava nel solstizio d'inverno, quando la notte ricomincia a diminuire per fare spazio alla luce del giorno. Con la memoria della nascita di Gesù, i cristiani intendevano affermare che è Cristo il vero sole di giustizia venuto a illuminare chi giace nelle tenebre. Dall'occidente la festa del Natale si diffuse poi rapidamente anche in oriente, con la sola eccezione della chiesa armena. Celebrando il Natale del Signore la comunità cristiana confessa la presenza umile di Dio in mezzo ai poveri, a compimento delle promesse messianiche fatte a Israele per bocca dei profeti. Allo stesso tempo essa contempla il «meraviglioso scambio»: Dio che assume la natura umana perché gli uomini possano accedere alla natura divina. Inoltre, facendo memoria della venuta di Cristo nella carne, i cristiani orientano il loro sguardo alla venuta del Signore nella gloria. Quest'ultima sfumatura della festa del Natale si è sviluppata particolarmente in occidente, dove la sua celebrazione è preparata dal tempo dell'Avvento, memoria della parusia e invito a vigilare nel tempo presente per discernere nella storia i segni della venuta di Cristo.
TRACCE DI LETTURA
Cosa ti offriremo, o Cristo,
per esserti mostrato sulla terra come uomo?
Ognuna delle creature da te create
ti offre infatti la sua riconoscenza:
gli angeli, il canto; i cieli, la stella;
i magi, i doni; i pastori, la loro ammirazione;
la terra, una grotta; il deserto, una mangiatoia;
e noi, una vergine madre!
O Dio che esistevi prima dei secoli,
abbi pietà di noi.
(Liturgia bizantina, Tropario dei Vespri )
Signore Dio,
in Cristo nostro Signore
oggi risplende in piena luce
il misterioso scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
l'uomo mortale è innalzato a dignità perenne,
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
(Liturgia romana, Prefazio di Natale III )
PREGHIERA
Dio onnipotente ed eterno,
confessando la nascita
di tuo Figlio nella carne
noi attendiamo la sua venuta nella gloria.
Al mondo che nella sua notte
attende la salvezza
manda il tuo Verbo
che si degnò di diventare uomo
per opera dello Spirito santo
dalla vergine Maria.
Egli è il Benedetto,
colui che viene nel Nome del Signore.
LETTURE BIBLICHE
2Sam 7,1-15; Mi 5,1-3; Is 11,1-10;
Is 9,1-6; Tt 2,11-14; Lc 2,1-14 (notte)
Is 62,11-12; Tt 3,4-7; Lc 2,15-20 (aurora)
Is 52,7-10; Eb 1,1-6; Gv 1,1-18 (giorno)
LE CHIESE RICORDANO...
ANGLICANI:
Natale di nostro Signore Gesù Cristo
CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Natale di nostro Signore Gesù Cristo
COPTI ED ETIOPICI (16 kiyahk/tāḫśāś):
Dedicazione della chiesa di San Giacomo il Persiano (Chiesa copto-ortodossa)
LUTERANI:
Natale di Cristo
MARONITI:
Natale del Signore
ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Nascita secondo la carne del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo
Giovanni il priore (IX sec.), martire (Chiesa georgiana)
SIRO-OCCIDENTALI:
Natale del Signore
SIRO-ORIENTALI:
Natale del Signore
VETEROCATTOLICI:
Natale del Signore