19 agosto
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Guerrico d'Igny (1070/1080-1157)
monaco
Nel 1157 muore nella propria abbazia Guerrico, abate di Igny.
Nato tra il 1070 e il 1080 a Tournai, in Belgio, Guerrico fu canonico e maestro di teologia in quella stessa città. Amante della solitudine e della preghiera, quando aveva ormai più di quarant'anni egli andò a trovare Bernardo e decise di diventare monaco a Clairvaux. Nel 1138 fu nominato abate di Igny, incarico che assolse con amore paterno e con grande dolcezza fino alla fine dei suoi giorni.
Nelle sue predicazioni, che altro non sono se non una continua ruminazione e un approfondimento dei testi biblici e liturgici meditati nella preghiera comunitaria, Guerrico invita quanti lo ascoltano a lasciare che il Verbo si formi nelle loro anime come nel seno della madre del Signore, attraverso l'assiduità con le Scritture e un'ascesi orientata alla carità.
La sua vita fu più che mai attesa del ritorno del Signore, testimonianza che ricorda ai monaci e alla chiesa tutta il primato della ricerca del regno di Dio e della sua giustizia.
TRACCE DI LETTURA
Presta, come dice la Scrittura, un attento ascolto: infatti la fede viene dall'ascolto e l'ascolto è quello della parola di Dio. Contempla l'ineffabile generosità di Dio e insieme la potenza di questo mistero che non si lascia penetrare: colui che ti ha creato, è creato in te e, come se fosse poca cosa che tu lo abbia per Padre, vuole anche che tu gli divenga madre. «Chiunque - dice - fa la volontà del Padre mio, questi è per me fratello, sorella e madre». O anima fedele, allarga il tuo seno, dilata gli affetti, non angustiarti nel tuo cuore, concepisci colui che la creatura non può contenere! Apri alla Parola di Dio il tuo orecchio per ascoltare. Questo è il mezzo per cui lo Spirito fa concepire fin nel profondo del cuore.
(Guerrico d'Igny, Sermone II sull'Annunciazione 4)
PREGHIERA
O Dio, che hai fatto risplendere il beato Guerrico
per dottrina, umiltà e sopportazione delle prove,
concedi che anche noi,
seguendone in questa vita gli insegnamenti e l'esempio,
possiamo condividere con lui
la gloria eterna nel cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.
LETTURE BIBLICHE
1Cor 2,1-10; Mt 23,8-12
Bernardo Tolomei (1272-1348)
monaco
La chiesa cattolica ricorda oggi anche Bernardo Tolomei, monaco fondatore della Congregazione benedettina di Monte Oliveto. Nato a Siena nel 1272, Giovanni Tolomei divenne maestro di diritto in quella che era una delle più importanti città italiane del tempo.
Prossimo ai quarant'anni, con la vista fortemente indebolita, egli si ritirò assieme a due compagni della nobiltà senese nella solitudine di Accona, dove sorgerà il monastero di Monte Oliveto Maggiore, per vivere una vita di tipo semieremitico, fatta di lavoro, di condivisione e di preghiera, sul modello delle prime comunità cristiane. Giovanni cambiò in quel tempo il proprio nome in Bernardo, in onore dell'abate di Clairvaux preso a modello dalla nuova esperienza monastica fondata nella campagna senese. La crescita della comunità e la nascita di nuove fondazioni in varie parti d'Italia costrinsero poi Bernardo e i suoi compagni a regolarizzare la loro posizione canonica, con l'assunzione della Regola di Benedetto nel 1319 e l'approvazione pontificia nel 1344.
La comunità, riconoscendo in Bernardo un uomo di Dio e un padre pieno di misericordia e discernimento, gli rinnovò la carica di abate, che nei primi anni egli aveva rifiutato, fino alla morte avvenuta nel 1348, quando il Tolomei si recò a Siena con diversi suoi fratelli per soccorrere i concittadini vittime di una grave epidemia di peste.
TRACCE DI LETTURA
Dell'umile confessione dei peccati ho la stessa ammirazione che delle tante opere virtuose.
E' evidente che dall'umiltà deriva ogni bene, come dal suo contrario ogni male. Di questa santa virtù sono figli l'amore per la povertà, la pazienza, la pronta obbedienza del cuore, la mortificazione nel parlare e nell'agire, la rinuncia ai litigi, l'abbandono totale della difesa e discolpa di sé. Sua madre è la carità. Chi la trova e la conserva è la preghiera, sia dolce che violenta. Ce ne faccia dono, a te e a noi, Cristo sposo della chiesa, benedetto e degno di lode nei secoli.
(Bernardo Tolomei, Lettere 1)
PREGHIERA
O Dio, che hai chiamato il beato Bernardo Tolomei
dalle seduzioni di una vita mondana
all'amore della solitudine
e ne hai fatto un sacrificio offerto per amore
in occasione del lutto recato dalla peste:
ti supplichiamo di rendere partecipi
della stessa carità e della stessa gloria
coloro che seguono le sue orme.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.
LETTURE BIBLICHE
Gen 12,1-4; Fili 2,12-18; Lc 12,32-34
LE CHIESE RICORDANO...
CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Giovanni Eudes (+ 1680), presbitero (calendario romano e ambrosiano)
Bernardo Tolomei, abate (calendario monastico)
COPTI ED ETIOPICI (13 misrā/naḥasē):
Trasfigurazione di Cristo sul Monte Tabor
LUTERANI:
Blaise Pascal (+ 1662), pensatore cristiano in Francia
MARONITI:
Andrea lo Stratilata e i suoi compagni, martiri (+ ca 305)
ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Andrea lo Stratilata, megalomartire, e i suoi 2593 compagni