Piccolezza, leggerezza, libertà
17 luglio 2024
Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 11,16-24 (Lezionario di Bose)
In quel tempo Gesù disse:" 16A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
17«Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!».
18È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: «È indemoniato». 19È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: «Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori». Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
20Allora si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: 21«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. 22Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. 23E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! 24Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!»
Non possiamo nasconderlo, che ne siamo consapevoli o no, esiste la possibilità che a ingabbiare lentamente e silenziosamente la nostra vita, sino ad aggredirla, ci sia un mistero di accecamento, di durezza e di infedeltà. L'indurimento può accadere in ogni stagione personale, famigliare o comunitaria. Accadeva anche ai tempi di Gesù e il brano di oggi ne è un chiaro esempio.
Bambini che giocano evocando momenti della vita come il matrimonio e la morte. Sarà accaduto anche a noi da piccoli di mimare gli adulti rileggendo con gli occhi di bimbi ciò che avevamo visto negli adulti vestiti da festa per un matrimonio oppure andare a seppellire un piccolo uccellino trovato morto e mettere fiori sulla terra smossa. Da adulti ciò che era finzione diviene vita quotidiana e domanda cocente per noi. Gesù sta predicando e rimprovera.
L’opinione comune vede Giovanni Battista come un indemoniato per la sua ascesi e il Figlio dell’uomo come un mangione e beone per il suo stare a mensa con i peccatori. L’indurimento del cuore cerca di ingabbiare con il perbenismo e le false istanze religiose coloro che nella libertà dello spirito annunciano una novella nuova e foriera di libertà e misericordia. Le cittadine del lago sono rimaste impenetrabili al messaggio di Gesù, chiuse all'affaccio di gesti e parole nuove, indurite a tal punto da non lasciarsi scalfire e da opporre resistenza alla sua voce.
“Mi chiedo se il rimprovero per l'accecamento non possa venire a noi. Forse che non accade anche oggi di assistere ad arroccamenti, sino al delirio di negare nome e dignità a coloro che non rientrano in un certo pensiero, in certi parametri, nelle nostre righe? Diamo dell'eretico, come davano dell'eretico a Gesù: "Guarda con chi mangia!". Asfissia di pensieri, durezza di cuore, palpebre coriacee” (don Angelo Casati).
È sempre necessario conservare domande, custodire fessure che ci aprono orizzonti e permettono di andare oltre, superare confini che non sono più baluardi di difesa dal nemico ma sono divenute gabbie nelle quali siamo imprigionati.
Gesù guarda i piccoli, sono loro a intenerirlo. Li guardava e ringraziava. "Leggeri, come quella lunga schiera di piccoli che attraversano la storia senza che la storia parli di essi: sono uomini e donne che hanno nel cuore le parole della leggerezza, che sono capaci di solitudine e silenzio, che sono guariti da ogni smania di apparire e da ogni pretesa di sapere. Ancora la domanda: perché Dio si è convertito al fascino della piccolezza? Perché la piccolezza è libertà” (don Luigi Pozzoli).
“Chi è evangelicamente piccolo, non solo è leggero, ma anche libero. È il bambino che può dire tutto quello che vuole, non l'adulto. Potremmo dire: i bambini sono "pericolosi" perché non hanno il buon senso di tenersi per sé la verità. Allo stesso modo i piccoli del vangelo sono le persone più libere. E si potrebbe facilmente dimostrare che le persone grandi e "pesanti", attaccate al potere e alle cose, non sono libere. Nessuno è più libero di Gesù, perché nessuno è più povero di lui. È povero di beni, è povero di legami familiari, è povero di successi umani. Per questo, non avendo nulla da difendere è libero anche di fronte alla morte. Piccolezza, leggerezza, libertà. Forse a questo miracolo alludevano due miei cari amici che l'altra sera mi raccontavano di rondini. E mi dicevano: "Ora non stanno volando per portare cibo, ma semplicemente per regalare la bellezza del loro volo". Piccolezza, leggerezza, libertà” (don Angelo Casati).
fratel Michele