24 maggio 2020
Ascensione del Signore
Mt 28,16-20
di Luciano Manicardi
I credenti conoscono nella loro reale esperienza di fede la coabitazione del credere con il dubitare: indizio del fatto che la fede non è un atto totalitario, ma di libertà, che genera una pratica mite e dialogica. La fede non è esente dal dubbio e il dubbio di fede non è necessariamente e sempre negativo. La fede cristiana non si impone come certezza irrefutabile, ma si offre alla scelta e alla libera risposta umana.
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17 maggio 2020
VI Domenica di Pasqua
Gv 14,15-21
di Luciano Manicardi
Promettere è sempre promettere se stessi e, in tal senso, le parole di Gesù sono espressione di amore. La promessa è l’amore che si impegna, che diviene responsabilità, che assume l’altro e la storia. Sì, la parola della promessa esprime l’amore di chi promette. E manifesta l’amore come volontà di prossimità, di presenza, di non abbandono.
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10 maggio 2020
V Domenica di Pasqua
Gv 14,1-12
di Luciano Manicardi
L’addio è l’ultimo saluto che intercorre tra chi se ne va per sempre e chi resta. Ma l’addio pronunciato da Gesù è anche una promessa: ad Deum. Con l’ad-Dio il futuro, proprio e degli altri, è posto in Dio. Gesù, che ha sempre vissuto le sue relazioni nell’ad-Dio, cioè davanti a Dio e per Dio, vi pone anche il suo futuro.
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3 maggio 2020
IV Domenica di Pasqua
Gv 10,1-10
di Luciano Manicardi
Immagine di chiusura e apertura, di intimità e di relazione, di protezione e di esposizione (di inspirazione e di espirazione), la potenza antropologica del simbolo della porta viene applicata dal quarto evangelista a Cristo stesso: compito del cristiano è vivere ricominciando sempre la sequela di Cristo, ovvero passare attraverso la porta che è Cristo.
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