16 ottobre 2022
Luca 18,1-8
XXIX Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
Pregare senza venir meno alla fatica e alla gioia della preghiera è una necessità vitale. Grazie ad essa, la nostra esistenza quotidiana viene inserita nella storia che la fede ci dice essere guidata da Dio. Grazie alla preghiera, noi prendiamo coscienza che la nostra quotidianità, così intersecata con vicende di male, di banalità, di non senso, di mediocrità, può trovare un senso nella più ampia storia che Dio conduce con noi e con il mondo.
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9 ottobre 2022
Luca 17,11-19
XXVIII Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
La fede è sempre grata, è sempre eucaristica, è sempre capace di azione di grazie. La fede porta il credente a ritenere che tutto è grazia, a credere che non solo ciò che egli ha, ma anche ciò che lui è, sta sotto il segno del dono preveniente di Dio, e questo rende la fede costitutivamente eucaristica. Potremmo dire che eucháristos, “capace di rendimento di grazie”, è il nome del cristiano.
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2 ottobre 2022
Luca 17,5-10
XXVII Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
I discepoli invocano una fede profonda e robusta: vanno all’essenziale, a ciò che è fondante. Invocano la fede non a proposito di cose celesti o teologiche, ma terrene, umane, quotidiane: le relazioni, i rapporti fraterni, la vita insieme agli altri. Reagendo così all’esigenza di un perdono sempre ripetuto se accompagnato dal pentimento del peccatore, i discepoli mostrano di aver ben compreso che il perdono non è solo un gesto etico, ma è evento escatologico, dono dello Spirito santo, irruzione del Regno di Dio nella vita degli uomini.
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25 settembre 2022
Luca 16,19-31
XXVI Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
Il povero, colui che noi chiamiamo tale, è sempre anche colui che sentiamo inferiore a noi. Non c'è bisogno che sia un mendicante, un immigrato, un rifugiato, un Rom, una persona di colore: povero è chiunque riteniamo o sentiamo inferiore a noi, chi percepiamo come più debole, anche se è un fratello, una sorella della nostra stessa comunità cristiana. Dunque: quale responsabilità accetto di assumere nei confronti di chi è debole, meno munito di me?
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