11 settembre 2022
Luca 15,1-32
XXIV Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
Dietro alla pecora perduta si delineano le persone lontane, senza dignità, i pubblicani e i peccatori, coloro che vivono nel peccato, coloro che per le loro stesse inclinazioni e attività si trovano a essere giudicati e disprezzati. Si intravedono tutti coloro che vengono chiamati non con il loro nome ma con un’etichetta, un nome che non identifica ma che spersonalizza: prostituta, pubblicano, malfattore, bandito … E il pastore, con il suo comportamento, narra la sollecitudine di Dio per ogni persona, che ai suoi occhi è preziosissima.
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4 settembre 2022
Luca 14,25-33
XXIII Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
Vi sono condizioni da ottemperare, pena il fallimento della sequela. Si può anche volere vivere una certa vita, ma non sempre e a ogni condizione si può fare la vita che si dice di volere. Non è per nulla vero che volere sia potere. L’incoscienza della volontà deve attraversare il vaglio dell’impossibilità della sequela per assumere la coscienza della propria impotenza, sola via che consente di accogliere come dono la sequela radicale
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28 agosto 2022
Luca 14,1.7-14
XXII Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
Il vizio di primeggiare, di essere visti occupare posti che dicono autorevolezza e onore, è male che abita la comunità cristiana stessa, sicché il testo acquista valenza ecclesiologica ricordando a tutti i cristiani che la tavola imbandita del banchetto eucaristico è memoria del Servo del Signore e plasma una chiesa serva, chiede ai credenti di farsi servi gli uni degli altri, di cercare l’ultimo posto, sull’esempio di colui che è venuto non per farsi servire ma per servire.
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21 agosto 2022
Luca 13,22-30
XXI Domenica nell’Anno
di Luciano Manicardi
La vita di fede richiede sforzo, fatica, lotta, sofferenza. Rimuovere fatica e sofferenza dalla vita di fede è una tentazione: la fede è semplice, ma non facile. Paolo definisce questa lotta “bella”, cioè positiva e diversa da tutte le battaglie mondane, le crociate ideologiche e le contese con altre creature o gruppi umani. L’unica battaglia che nasce legittimamente dalla fede e anzi è esigita dalla fede, è la battaglia che sgorga dal battesimo e dall’aver rivestito Cristo: si combatte con armi spirituali contro il peccato, il Maligno e non contro esseri umani o con armi e mezzi mondani.
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