È innegabile la serie di implicazioni a livello liturgico-pastorale che tale lettura dell' esperienza di partecipazione al mistero-evento imprime sul vissuto della comunità cristiana. Tutto questo evidenzia due rilievi: da un lato, la necessità che la liturgia ritrovi la dimensione mistagogica quale esperienza unificante di Parolaculto- vita; dall'altro, la Chiesa è richiamata alla vigilanza sulla tentazione di ridurre la celebrazione del mistero-evento a un restringi mento etico mortificante. A mio avviso, questo è l'impegno al quale la liturgia è chiamata con insistenza, espletandolo mediante un'armonica correlazione tra tradltio et progressio. Dal recupero del ruolo dell'assemblea, all'accoglienza di gruppi diversi presenti alla celebrazione; dalla percezione che la liturgia non è più solamente azione privata del ministro ordinato alla quale i fedeli assistono, alla celebrazione come "azione", il soggetto della quale è l'intero popolo di Dio; dalla modifica essenziale di un vocabolario in una rilettura ecclesiologica e liturgica della celebrazione, alla rinnovata necessità, presentata da più parti, di un cammino di formazione, si staglia in modo significativo una domanda che è precisata da una forte connotazione mistagogica. Solo la risposta a tale esigenza potrà rendere partecipi i fedeli tutti dell'esperienza del mistero celebrato dalla Chiesa. Grazie, dunque, alle edizioni Qiqajon per avere reso accessibile il testo ai lettori di lingua italiana. Nello stesso tempo, si auspica che il presente volume possa diventare uno strumento che accompagna l'intelligenza dello spirito che anima le premesse teologico-pastorali dei libri liturgici pubblicati dopo la riforma del Concilio Vaticano II.

Ovidio Vezzoli

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CENTRO DI PASTORALE LITURGICA FRANCESE
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Guida pastorale per un'arte del celebrare,
Qiqajon, Bose 2008, pp. 176

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