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La rivoluzione delle sante sottomesse e protagoniste


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Se qualcuna era troppo elegante, la rimproverava con la fronte corrugata e la fronte triste. Se notava qualche monaca pettegola e insolente, la faceva pregare tra le ultime, alla porta del refettorio, fuori dell'assemblea delle sorelle, e la faceva mangiare da sola. Conosceva a memoria le Scritture: ne amava il senso letterale, dicendo che era il fondamento della verità: ma preferiva il senso spirituale e simbolico, e con esso proteggeva l'edificio dell'anima. «Volle imparare la lingua ebraica, che in parte - dice Girolamo - io ho imparato fin dall'adolescenza con molta fatica e sudore; e ne ottenne una tale conoscenza, che cantava i salmi in ebraico, pronunciando quella lingua senza alcun accento latino». Alla fine, ancor giovane d'età ma esausta dall?ascesi, Paola cadde in una malattia gravissima. In quei giorni, l'affetto della figlia Eustochio apparve agli occhi di tutti. Sedeva accanto al letto della madre, agitava il ventaglio, le sosteneva il capo, l'appoggiava su un cuscino, le frizionava i piedi con le mani, le scaldava lo stomaco, apprestava soffici coperte, preparava dell?acqua calda, le portava il vaso da notte, prevenendo ogni incombenza delle ancelle. «Con quali preghiere, con quali lamenti e gemiti correva tra il letto della madre e la grotta del Signore, supplicando di non essere privata della compagnia di lei, e di non continuare a vivere quando essa fosse mancata!». Ormai Paola sentiva che la morte era giunta. Ogni altra parte delle membra era fredda; solo nel petto palpitava il tepore dell'anima; eppure - dice Girolamo - «come se si recasse dai suoi e lasciasse in terra degli estranei, sussurrava i versetti: - Signore ho amato la bellezza della tua casa e il luogo dove abita la tua gloria; l'anima mia si strugge per gli atri del Signore?. Quando le chiesi perché taceva, perché non volesse rispondere ai miei appelli, mi rispose in greco che non soffriva, ma vedeva ogni cosa con tranquillità e quiete. Poi tacque: chiuse gli occhi, come se disprezzasse ogni realtà umana e ripeteva bisbigliando sempre gli stessi versetti, così che io udivo appena ciò che diceva. Tenendo un dito sulla bocca, tracciò sulle labbra il segno della croce. Il suo spirito veniva meno e anelava alla morte: la sua anima, impaziente di uscire, mutava in lode del Signore il rantolo con cui si chiude la vita dei mortali».

Citati Pietro

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